32 anni, sposato da 9, padre di tre figli, cristiano credente e praticante, teologo e autonomista, agente di viaggi e travel manager.
Lui è Pietro Garonna, candidato dei SicilianIndignati nella lista di Forza Italia, collegio di Palermo.
E questo non solo perché sostenuto apertamente dal leader del Movimento e vicepresidente designato del centrodestra ma anche (e soprattutto) perché è il ‘portabandiera’ nel capoluogo del Manifesto che ha conquistato migliaia di isolani che sono stanchi di essere isolati e bistrattati dalla politica dei mestieranti. Tanto da guadagnarsi l’epiteto di essere “Armao” in lista.
“Il Cristianesimo è il mio stile di vita – ha affermato con passione il Cristiano pentecostale – Essere Cristiani autentici, infatti, significa essere onesti e sani; significa rifuggire da truffe, furti e egoismi; significa, in poche parole, farsi portatore di principi di cui la politica ha bisogno più che mai”.
“Non è stato affatto difficile accettare con entusiasmo e riconoscenza la candidatura offertami dai SicilianIndignati – ha aggiunto Garonna – le idee e i progetti che sono alla base del Manifesto hanno da subito acceso la mia passione politica autonomista e la voglia di rimboccare le maniche per rilanciare le sorti di una terra calpestata da troppo tempo dagli egoismi di una politica che ha pensato più a nutrire i propri interessi che a perseguire il bene comune. C’è, quindi, l’opportunità di costruire insieme un futuro degno di questo nome per tutte le famiglie siciliane, cominciando da quelle che versano in condizioni economiche così disagiate da non sapere come riempire il frigorifero”.
“Proprio le famiglie – ha proseguito Garonna – rappresenteranno il mio cruccio principale se dovessi essere eletto all’ARS. Perché i diritti delle famiglie, quelle tradizionali, in questo preciso momento storico, sono messi in secondo piano dai surrogati che il ‘politicamente corretto’ vuole imporre come emergenze sociali da risolvere in fretta e furia”.
“I miei valori cristiani – ha concluso il candidato dei SicilianIndignati a Palermo – saranno le linee guida del mio mandato elettorale con la convinzione che, seguendoli con rispetto e costanza, non potranno che essere fautori, finalmente, di una buona amministrazione per la Sicilia”.
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