“Metà dei dipendenti regionali è assolutamente inutile”. Ne è decisamente convinto il governatore Musumeci, che qualche giorno fa è tornato nuovamente sul tema. I regionali non ci stanno e si mobilitano.
Tanto che si terrà giovedì 22 ottobre, nel rispetto delle norme anti-Covid, l’assemblea dei lavoratori regionali indetta dal Siad-Csa-Cisal per la raccolta delle adesioni alla querela nei confronti del Governatore Nello Musumeci. “Il presidente qualche giorno fa ha reiterato le sue inqualificabili offese nei confronti del personale della Regione Siciliana – dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal – Adesso i lavoratori ne hanno abbastanza e sono pronti a difendersi in ogni sede: la nostra organizzazione sindacale mette i propri legali a disposizione di tutti i dipendenti e in modo completamente gratuito”.
L’assemblea, aperta a iscritti e non iscritti, si terrà al Centro giovanile Don Orione di via Pacinotti 49 a Palermo a partire dalle ore 9 e per tutta la mattina. “Ogni dipendente, munito di mascherina e documento di identità, potrà apporre la sua firma alla querela che sarà autenticata dall’avvocato – continuano Badagliacca e Lo Curto – Garantiremo il rispetto delle distanze e di tutte le misure di contenimento previste dalle norme, esattamente l’opposto di quello che succede in molti uffici regionali in cui si mette a rischio la salute di lavoratori che devono subire anche gli insulti del Governo”.
Inoltre, le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir e Sadirs, proclamano lo stato di agitazione del personale regionale e scenderanno in piazza “per dire basta agli attacchi scomposti e infamanti del presidente della Regione Nello Musumeci contro il pubblico impiego regionale”.
Tutti i dirigenti sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir e Sadirs scenderanno in piazza lunedì 26 ottobre, a Palermo, per un sit-in di protesta davanti Palazzo d’Orleans. L’appuntamento di piazza Indipendenza è stato fissato alle ore 15 e sarà effettuato in nome di tutti i dipendenti regionali (nel rispetto delle normative anti-Covid che vietano gli assembramenti).
Nel corso della manifestazione di protesta si terrà un incontro con la stampa presente “per dimostrare le falsità di Musumeci e le ulteriori azioni di lotta, nonchè ulteriori forme di protesta negli uffici regionali, qualora il presidente continui nel suo percorso di ostacolo alla modernizzazione della macchina amministrativa”.
Durante il sit-in, quindi, “si darà anche il via a una raccolta firme con l’obiettivo di impegnare il Governo Musumeci a portare finalmente a termine la riclassificazione del personale regionale, di cui l’esecutivo regionale – ha di fatto – bloccato i lavori della Commissione paritetica istituita all’Aran non modificando le direttive nella direzione richiesta dai sindacati di utilizzare le dovute risorse finanziarie, compresi anche i residui dei fondi stanziati per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro 2016-2018”.
La manifestazione di protesta è aperta anche a tutti i lavoratori sindacalizzati e non che volessero “manifestare il proprio disgusto contro le dichiarazioni lesive di Musumeci”.
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