“Dobbiamo organizzarci: una struttura leggera, diversa dai partiti tradizionali, ma efficace. Un qualcosa di nazionale che coordini dei referenti regionali su agricoltura, scuola, imprese, lavoro, ambiente. Un partito light”.
E’ il futuro del M5s secondo Giancarlo Cancelleri, leader del movimento che in Sicilia, spiega, “è di gran lunga la prima forza”, riuscendo a “crescere, rispetto al 2014, dal 26 al 32%”. Della proposta, spiega in un’intervista a La Sicilia di Catania, ha “parlato con Luigi Di Maio” e pensa che “la sua idea di un comitato politico vada in questa direzione”.
“Io posso dare un contributo in termini di proposte – aggiunge – ma soprattutto pretendo che, visti i risultati, le istanze dei siciliani vengano ascoltate. Il nostro modello è vincente”. Il tema di dimissioni del capo politico “non mi affascina”, dice.
“Luigi ha dato tanto, tantissimo, in termini di credibilità del M5s – osserva – lui è pronto a prendersi le sue responsabilità, ma togliere Di Maio per mettere un altro non serve. Abbiamo avuto una crescita impetuosa e da quasi un anno siamo forza di governo: il movimento ha bisogno di evolversi”.
“Gianroberto (Casaleggio, ndr) aveva una visione – sottolinea Cancelleri – ma non è che possiamo restare identici a noi stessi per sempre. E poi lui stesso sarebbe stato il primo a capire che bisogna cambiare. La nostra struttura non è più sufficiente. Il problema non è più l’ incapacità di crescere, ma il rischio di crollare. O ti evolvi o esplodi”. Il futuro “è nel partito light”.
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