Monta la protesta dei 50 dipendenti dell’Hotel delle Palme di Palermo. I lavoratori lamentano cronici ritardi nel pagamento degli stipendi e una gestione del personale che presenta gravi criticità.
La Uiltucs Sicilia guidata da Marianna Flauto ha diffidato l’azienda chiedendo rispetto e maggiore attenzione ai diritti dei lavoratori. Nei giorni scorsi avevano protestato i sindacati dei lavoratori che si sono occupati della ristrutturazione dell’immobile. Adesso è la volta dei dipendenti della struttura alberghiera.
Alcuni lavoratori erano stati assunti da una società di pulizia delle camere che operava in appalto, “la quale ci informa – spiega la Uiltucs – che non ricevendo i pagamenti da parte dell’albergo, non è riuscita a garantire gli stipendi con puntualità e certezza e ha deciso di rinunciare all’appalto”.
Gli stessi lavoratori sono poi stati internalizzati dalla struttura ricettiva ma i pagamenti continuano ad arrivare in ritardo ed ancora sono creditori delle spettanze di fine rapporto. “Non solo – spiega Marianna Flauto – ma ci hanno segnalato che alcuni ricevono prima lo stipendio, altri dopo. Abbiamo chiesto all’azienda quale criterio adotti ma nessuno ci ha risposto”.
La rappresentante sindacale continua: “È una situazione inaccettabile, non si può pensare di gestire in questo modo un albergo a 5 stelle, fiore all’occhiello di questa città. I lavoratori non possono aspettare i comodi del gestore, sono trattati malissimo e così non si può andare avanti. Siamo pronti a forti azioni di protesta e invitiamo l’amministrazione che era intervenuta per sostenere l’apertura dell’albergo, a intervenire a tutela dei dipendenti e invitiamo la proprietà Zyz che ha dato in gestione la struttura alberghiera ad intervenire affinché la situazione si regolarizzi”.
E conclude. “Comprendiamo il momento ma non possiamo accettare che le retribuzioni non vengano pagate alle regolari scadenze mettendo in ginocchio intere famiglie e il loro sostentamento”.
Resta aperta la vertenza dei lavoratori dell’Hotel delle Palme, che oggi hanno manifestato con un sit-in di protesta in via Roma. A seguito della manifestazione indetta da Fillea e Filca, una delegazione sindacale ha incontrato nella sede dell’albergo Maurizo Corvaia, in rappresentanza della società Maria Resort, e l’ufficio legale.
Ma la proposta fatta alle organizzazioni sindacali, ovvero il pagamento immediato solo di un quarto della rata e il resto a fine mese, è stata bocciata subito dall’assemblea dei lavoratori. A loro volta, i sindacati hanno avanzato un’altra soluzione, che non è stata accolta dalla società.
La Fillea e la Filca hanno indetto un nuovo sit-in per mercoledì dalle 8.30 alle 13. Il sindacato ha dato anche l’incarico ai propri legali di procedere con i decreti ingiuntivi, se non sarà individuata entro la settimana una soluzione idonea.
Sono più di 80 i lavoratori, licenziati in tre scaglioni tra luglio, agosto e ottobre, a reclamare le spettanze. L’accordo di conciliazione siglato in Sicindustria aveva previsto, con inizio diverso per i tre diversi gruppi, un pagamento in 4 rate comprendente Tfr, stipendio spettante e incentivo all’esodo (per il mancato preavviso del licenziamento). Ma i lavoratori non hanno avuto ancora né la rata di dicembre né quelle di gennaio.
“Oggi l’azienda, disattendendo l’accordo, ha proposto di dare un quarto della rata in pagamento per dicembre a tutti i lavoratori e dopo 15 giorni il saldo. E a marzo la rata relativa a gennaio”, si legge in una nota sindacale. “L’azienda non sta rispettando gli impegni sottoscritti e propone un ulteriore accordo che allunga i tempi, un accordo al ribasso, umiliante per i lavoratori – dichiarano Vincenzo di Vita per la Fillea Cgil Palermo e Lorenzo Scalia per Filca Cisl Palermo Trapani – Non ha portato al tavolo una una soluzione favorevole e non ha accettato la nostra proposta. Con i lavoratori abbiamo cercato di venire incontro all’azienda già in fase di conciliazione, con il piano di rientro in 4 rate. E oggi i lavoratori con la controproposta del 50 per cento e con l’idea del pagamento dell’intera rata, i lavoratori licenziati a ottobre hanno dimostrato un grande spirito di solidarietà. Una linea che hanno voluto seguire tutti, nessuno si è tirato indietro”.
Si tratta dei lavoratori che hanno preso parte ai lavori di ristrutturazione dell’albergo, partiti nel 2019 e terminati l’estate scorsa. Un’opera costata 19 milioni di euro, alla quale hanno partecipato 120 tra operai e tecnici.