Secondo le indagini ha accumulato beni per 700 mila euro gestendo lo spaccio degli stupefacenti allo Zen di Palermo.
La guardia di finanza ha sequestrato a Khemais Lausgi, 32 anni immobili, auto e conti bancari. Nonostante la giovane età Lausgi è indagato per numerosi e gravi reati, fra i quali, spicca l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, oltre al furto aggravato, commesso in concorso con altri nel dicembre 2006, per il quale è stato condannato alla pena di anni 2 mesi 8 di reclusione, e la ricettazione commessa da ottobre 2006 a gennaio 2007, condannato alla pena di mesi 10 di reclusione con pena sospesa.
Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Palermo – sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura ed è stato eseguito dai finanzieri del comando provinciale di Palermo.
Le indagini dei finanzieri del Gico, condotte nell’ambito dell’operazione “Railway”, hanno dimostrato “il ruolo di vertice del 32enne, noto come ‘Gabriele’ o ‘il turco’, di un gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti operante nel quartiere palermitano Zen 2 tra giugno 2011 e marzo 2016”. Per tali fatti ha riportato una condanna in primo grado alla pena di anni 10 e mesi 8 di reclusione.
Attualmente Lausgi è detenuto agli arresti domiciliari, dopo aver trascorso due anni in carcere per i reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti commesso nel settembre 2016 e violenza sessuale commessa nel settembre 2018, per i quali è in attesa di primo giudizio.
Gli accertamenti patrimoniali hanno evidenziato “una significativa sproporzione, pari a oltre 580.000 euro, tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati nel tempo”. Sulla scorta di tali accertamenti, il tribunale ha quindi ritenuto che i beni sequestrati (una villa con piscina e due appartamenti a Carini, due rapporti finanziari e tre autovetture “fossero in concreto nella disponibilità di Lausgi e costituissero il reimpiego di guadagni provenienti dalle attività illecite”.
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