La Polizia di Stato ha sequestrato beni per 100 mila euro a Domenico Amari, 44 anni condannato per reati contro la persone, il patrimonio e spaccio di stupefacenti.
Il provvedimento su richiesta del questore di Palermo Renato Cortese è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Sono stati sequestrati un’impresa di parcheggio e autorimesse a Villabate, il 30% delle quote di una società di riparazioni meccaniche sempre a Villabate e due moto.
Il 19 agosto dello scorso anno Amari è stato arrestato dalla squadra mobile perché accusato di avere messo a segno una rapina violenta a Termini Imerese. Il gruppo entrato in azione si era impossessato di un container con 138 quintali di gamberi surgelati, del valore di circa 170 mila euro, aggredendo e sequestrando l’autista del mezzo.
Le indagini avevano, inoltre accertato il suo ruolo di organizzatore e promotore di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.
Era emerso, in particolare, che l’area di pertinenza dell’autorimessa sita a Villabate, in via Alcide De Gasperi, sebbene formalmente intestata ad un congiunto, fosse in realtà nella disponibilità dell’Amari, che la utilizzava per organizzare riunioni operative nel corso delle quali venivano pianificati reati e ripartiti i ruoli dei componenti della banda criminale.
Sulla base dell’acclarata pericolosità sociale di Amari quale soggetto dedito alla commissione di delitti in grado di produrre profitti, sono state effettuate nei suoi confronti e del suo nucleo familiare mirate indagini patrimoniali dagli agenti dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo, che hanno permesso di rilevare una notevole sproporzione economica tra i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento di una famiglia, e gli acquisti patrimoniali effettuati, frutto di risorse finanziarie illecite.