E’ guerra aperta per la visione della città di domani a Palermo. Una guerra fomentata dal clima ormai pre elettorale. Ed è botta e risposta sopra le righe fra il candidato sindaco nonché Presidente dei Senatori di Italia Viva Davide Faraone e l’assessore comunale alla viabilità Giusto Catania.
“Proporre la metropolitana automatica leggera in alternativa al sistema tranviario è un modo per non affrontare seriamente il tema complesso della mobilità a Palermo. Sarebbe una follia gigantesca quella di buttare a mare il progetto definitivo del tram, interamente finanziato e con tutti pareri favorevoli, per realizzare una metropolitana, che ha un iter progettuale solo in fase embrionale ed è priva di finanziamento” scrive in un post nei suoi profili su Facebook l’assessore alla mobilità Giusto Catania.
“L’amministrazione comunale – aggiunge Catania – ha inserito sia la Mal (Metropolitana Automatica Leggera) che il tram nella sua pianificazione (Prg e Pums) perché si tratta di due sistemi con una diversa capacità di trasporto e che rispondono a distinte domande di mobilità. Pure i bambini – sottolinea Catania – si sono accorti che siamo davanti ad una proposta propagandistica, funzionale ad eventuali accordi elettorali e a spostare l’attenzione dalla scelta criminale di tagliare la linea A del tram”.
“Personalmente non ho nulla in contrario al fatto che il senatore Faraone, con la sua rinomata influenza politica, riesca a fare arrivare a Palermo oltre tre miliardi di euro per realizzare la metropolitana e neppure al fatto che, con un colpo di bacchetta magica, possa metterla in esercizio in quattro anni”, conclude.
“Nei 10 anni di sindacatura Cammarata, insieme al mio collega e amico Fabrizio Ferrandelli, siamo stati tra i più duri oppositori del Sindaco di allora. Io capogruppo del Pd, lui capogruppo di Italia dei Valori. Ma oggi, leggendo le polemiche sul tram in via Libertà e ascoltando le parole in libertà di Catania e Orlando, rimpiango quei tempi. Ho scritto pure un messaggino su whatsapp a Diego Cammarata per dirglielo”. Così, sul suo Blog, il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.
“Avevamo approvato – scrive il candidato sindaco di Palermo – il progetto preliminare di parte del tracciato della metropolitana leggera automatica che andava in sotterranea dalla via Oreto fino a Mondello. Se invece di azzerare tutto e ricominciare da capo col tram, fossimo andati avanti con quel progetto, con i fondi del Pnrr, o quelli che i fondi del Pnrr libereranno dal bilancio dello Stato, quest’opera sarebbe in parte già pronta e la restante finanziata”.
“Un’opera – continua Faraone – che come ha scritto bene Fabrizio: ‘occupi il sottosuolo e non la superficie, che alleggerisca il traffico e non appesantisca ulteriormente gli assi viari’. C’era già un progetto preliminare del primo lotto funzionale lungo 7 km, quella che va dallo svincolo di via Oreto fino alla stazione Notarbartolo, sono riusciti a bloccarlo e a non realizzare null’altro nonostante i governi Renzi/Gentiloni avessero trasferito le risorse economiche”.
“Io – conclude – adesso recupererei il progetto (già pagato) della metropolitana leggera automatica in sotterranea e chiederei al governo Draghi di finanziare l’opera che potrà essere realizzata in circa 4 anni. Abbiamo già perso troppo tempo, non perdiamone più”.