Palermo

Guerra sulle concessioni demaniali ma intanto si dimenticano i ristori ai lidi danneggiati dal covid19

“E’ necessario che il Governo della regione e per esso l’assessore regionale al Territorio e Ambiente si impegnino per addivenire ad una misura di reale ristoro per le attività di balneazione e i servizi di bar e ristorazione di pertinenza autorizzando i titolari di stabilimenti balneari a poter eseguire lavori di modifica e ampliamento delle strutture finalizzati a garantire il rispetto delle norme Covid19“.

È il contenuto di un ordine del giorno, approvato ieri dall’ARS, che porta la firma ,tra gli altri, del deputato regionale Carmelo Pullara. E’ un aspetto passato quasi sotto silenzio nella guerra scoppiata su concessioni demaniali, riforma e lidi.

“Sono tra i firmatari – dice Pullara – insieme ad altri colleghi di un ordine del giorno con cui si impegna il Governo regionale ad addivenire ad una concreta forma di ristoro per le attività di balneazione la cui attività è stata compromessa dallo stato di emergenza sanitaria durante l’ultima stagione estiva. Questo ordine del giorno si inserisce nel dibattito che ieri ha portato l’Assemblea Regionale Siciliana ad approvare il disegno di legge 868/A sulle disposizioni in materia di Demanio Marittimo.

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Le previsioni derivanti dal diffondersi del virus non rassicurano il settore. Considerato che con il persistere dell’emergenza-spiega Pullara-gli stabilimenti balneari titolari di concessione demaniale dovrebbero essere autorizzati a svolgere l’attività di bar e ristorazione per tutto il periodo dell’anno solare purché in regola con il pagamento del canone. Gli stessi concessionari dovrebbero essere autorizzati a poter eseguire lavori di modifica e ampliamento delle strutture finalizzati a garantire il rispetto delle norme Covid-19 con particolare riferimento al distanziamento e sicurezza in spazi al chiuso e all’aperto in deroga all’art.24 del C.N. e delle linee guida n.128 GAB del 11-04-2019,purché gli interventi non comportino l’aumento di superficie concessa e rimangono sempre di natura precaria anche nella realizzazione di volumi necessari all’attività di ristorazione e bar. Sarebbe utile autorizzare-spiega Pullara-il concessionario ad eseguire le opere previa comunicazione all’amministrazione regionale stabilendo che entro il termine di 30 giorni dal completamento delle modifiche eseguite lo stesso concessionario è tenuto ad inviare agli uffici competenti dell’Arta planimetria delle modifiche correlate di certificato di collaudo nonché di regolare esecuzione a firma di un tecnico abilitato. Con quest’ordine del giorno-conclude Pullara-si impegna il governo della regione e per esso l’assessore al Territorio e Ambiente a valutare i contenuti enunciati e ad emanare apposito atto affinché si addivenga ad una misura di reale ristoro per le attività di balneazione e i servizi di Bar e ristorazione di pertinenza”.

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