“Abbiamo la sensazione di esserci ritrovati dentro a un vergognoso gioco dell’oca, incastrati per sei mesi nel labirinto dei collegati alla finanziaria regionale e adesso, dopo la pausa estiva, si ricomincia tutto da capo: in commissione arriva il maxi-emendamento che vanifica tutto il lavoro precedente e lo fa confluire in 61 articoli, al solito infarciti di misure clientelari per accontentare questo o quel deputato, e senza più alcuna certezza sulle coperture finanziarie”.
Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle presenti in quinta Commissione all’Ars (Cultura, formazione e lavoro), Roberta Schillaci, Nuccio Di Paola e Giovanni Di Caro, al termine della seduta di ieri la prima dal rinvio del collegato all’esame della Commissione dopo le polemiche e la sospensione di martedì. Lo scontro sale di livello dopo che il presidente Miccichè ha accusato le opposizioni di non rispettare gli accordi
“Questo maxi-emendamento, prodotto dalla maggioranza e che noi stiamo subendo, rischia di non avere copertura finanziaria – riferisce Di Caro – tanto che oggi Micciché ha fatto un’incursione in commissione e ci ha rivelato che dei 40 milioni di euro iniziali ne sarebbero rimasti circa 20, Numeri che potranno essere accertati solo quando l’atto approderà in commissione Bilancio. Abbiamo chiesto di evitare almeno gli interventi localistici e clientelari e far convergere i provvedimenti su macroaree, con interventi di carattere generale e astratto. Tuttavia resta alto il rischio che molti articoli di questa riscrittura non perseguano gli obiettivi millantati dalla maggioranza, come stabilizzare alcune categorie di lavoratori pubblici”.
“Ci è stato chiesto di autorizzare ulteriori spese – dice Schillaci – che passano da questo maxi-emendamento: una situazione paradossale, visto che ci troviamo di fronte, stando alle indiscrezioni, a un disavanzo sempre più corposo nei conti regionali e non conosciamo se vi sarà la copertura finanziaria da parte della commissione Bilancio. Come può il buon padre di famiglia fare spese inconsulte senza sapere se i soldi basteranno? Tra l’altro questo maxi-emendamento non contiene impegni imprescindibili e prioritari per tutti i siciliani, ma potremmo dire che contiene iniziative riconducibili ai deputati, cioè favori a questo o a quello”.
“Per sei mesi abbiamo lavorato come le trottole – aggiunge Di Paola – rincorrendo una folle moltiplicazione dei collegati. La maggioranza ha tenuto così impantanata l’Ars e oggi ci dice che dobbiamo rifare tutto da capo e si presume, ma non ci è dato ancora sapere, con la metà delle risorse finanziarie. A questo punto è indispensabile che Armao e il governo facciano un’operazione di chiarezza sui conti della Regione, di cui al momento non abbiamo alcuna consapevolezza”.
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