Potrebbe essere Alessandro Albanese il prossimo presidente della Camera di commercio di Palermo. il colpo di scena è maturato in queste ore con il passaggio, sul fronte industriale, della gran parte delle associazioni degli artigiani.
Albanese, rappresentante di Confindustria, sfida per la presidenza della Camera di Commercio, attualmente commissariata, la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio eletta a quella carica dopo le dimissioni di Roberto Helg al culmine dello scandalo per le tangenti in aeroporto sempre a Palermo.
Proprio la Di Dio era in pole position fino a due giorni fa potendo contare sui voti del commercio e probabilmente degli indipendenti. il passaggio, invece, di Confartigianato Palermo sul fronte degli industriali cambia gli equilibri in campo. Adesso è albanese a poter contare su un numero maggiore di voti anche se la partita resta aperta sugli indipendenti ovvero Adoc, Federpesca, sindacati e Credito che potrebbero fare da ago della bilancio spostando il vantaggio con una differenza da uno a tre voti a favore dell’uno e dell’altro lato della barricata.
La battaglia non sembra essere soltanto legata alla raccolta dei voti. Confcommercio, infatti, tenta anche di ridurre l’impatto delle defaillance chiedendo l’accesso agli atti per e verificare il numero degli iscritti di ciascuna organizzazione e tentare di rivedere i seggi assegnati e dunque i voti.
Anche se Albanese è improvvisamente passato in vantaggio, però, la partita appare assolutamente aperta.
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