Ci sarebbe anche il governatore della Regione Siciliana tra gli indagati nell’inchiesta che ha coinvolto l’armatore Ettore Morace, l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio.
Il presidente della Regione è accusato di concorso in corruzione e avrebbe ricevuto un avviso di garanzia notificato dai carabinieri. Tra gli indagati anche il sottosegretario Simona Vicari e Marianna Caronia, ex deputato regionale e attualmente candidata alle elezioni amministrative di Palermo oltre al funzionario regionale Giuseppe Montalto.
La parte dell’inchiesta relativa al governatore Crocetta ruota attorno alla richiesta di Morace di estendere oltre il termine del 3 settembre i collegamenti con le Egadi, servizio che ha fruttato all’armatore tre milioni di euro. Morace, dunque, avrebbe ottenuto l’estensione del servizio dalla Regione. Agli atti dell’indagine risulta che l’armatore era solito dire di aver pagato al governatore una vacanza a Filicudi.
All’Ansa Crocetta ha detto: “Sono molto sereno e se ci dovesse essere un invito a comparire che non ho ricevuto perché sono in viaggio sarò lieto di riferire ai magistrati notizie utili alle indagini”. Il governatore ha anche puntualizzato che “in Sicilia la spesa per il trasporto marittimo da quando sono presidente si è ridotta di circa 30 milioni di euro. Sarebbe un modo molto singolare per agevolare gli armatori”.
Crocetta, nelle dichiarazioni rilasciate all’agenzia di stampa, ha anche precisato anche di “non avere avuto alcun rapporto con Morace per la vacanza a Filicudi” e di non essere “mai salito in barca con Morace ne con altri. Apprendo queste notizie dai giornalisti, non so altro dell’inchiesta”.
Crocetta ha fornito alcune cifre: “Quattro anni fa la spesa per il trasporto marittimo ammontava a 91 milioni di euro, 76 milioni nel 2014 e nel 2015, 63 milioni nel 2016 e 66 milioni quest’anno”.
Il presidente della Regione ricostruisce quanto avvenne lo scorso anno specificando che “con Ettore Morace ci fu un braccio di ferro incredibile perché voleva un contratto di servizio troppo alto a nostro avviso. Il governo non cedette di un millimetro”.
Proprio alcuni giorni fa la compagnia di navigazione veloce Liberty Lines dell’armatore Ettore Morace, era stata premiata lunedì scorso dalla Presidenza della Regione siciliana con una “speciale attestazione di merito” come “azienda di eccellenza”, nell’ambito delle celebrazione per il 71/o anniversario dell’Autonomia.
Proprio la convenzione con la Regione per il servizio di collegamento con le isole minori è al centro dell’inchiesta che oggi ha portato all’arresto di Morace.
Si allarga quindi a macchia d’olio l’indagine sviluppata in 10 mesi dalla procura di Palermo. Alcuni tronconi saranno inviati ad altre procure. L’inchiesta riguarda i territori di Palermo, Trapani, Napoli, Livorno e Messina.
Il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi ha sottolineato la rapidità con cui anche l’ufficio dei gip si è mosso e la novità di due comandi provinciali dell’Arma, Palermo e Trapani, che hanno lavorato insieme.
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