“Il problema è per quei partiti costretti a dire ora che è bellissimo”. Così l’assessore regionale alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza, commenta con l’ANSA l’ipotesi sui cui sta ragionando il governo Draghi riguardo l’obbligatorietà del Green pass negli uffici pubblici ma anche nel privato.
Nelle scorse settimane il governo Musumeci aveva adottato un provvedimento che prevedeva l’obbligatorietà del Green pass negli uffici pubblici, anche per l’accesso: tutto si è bloccato per le proteste soprattutto da parte di alcuni alleati come la Lega, ma soprattutto per l’intervento dell’Authority.
“Non è la prima volta che disposizioni del governo della Regione siciliana diventano best practice e non per motivi particolari ma semplicemente perché si trattava di misure di buonsenso”, conclude Razza.
“Lunedì si parte in Sicilia dai soggetti trapiantati per la terza dose. Tra stasera e domani avremo contezza dell’intera platea dei fragili”. Così l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Un decreto unico per estendere l’obbligo di Green pass da metà ottobre ai lavoratori pubblici e privati. Sanzioni per chi entra al lavoro per più giorni consecutivi senza il pass. Testo domani in Consiglio dei ministri.
Il nuovo decreto entrerà in vigore il 10 o 15 ottobre. Le Regioni hanno dato il loro via libera all’estensione, anche per i lavoratori delle imprese private. Draghi lo illustra ai sindacati, che chiedono tamponi gratis per i lavoratori. È legge il decreto di fine luglio. La Lega vota la fiducia ‘nei fatti’. Salvini frena: ‘No all’obbligo per tutti’.
Intanto si apprende che sono presumibilmente circa 1500, secondo i dati della Federazione nazionale ordini dei medici (Fnomceo), i medici non vaccinati: di questi, circa 1000 stanno ancora esercitando la professione, ovvero quasi il 70% sul totale dei non vaccinati.