- Le nuove zone rosse in Sicilia preoccupano Confcommercio che chiede il Green Pass
- Servirà per permettere alle attività commerciali nelle zone rosse per continuare a lavorare
- Il presidente regionale Gianluca Manenti “Vogliamo scongiurare ulteriori danni dovuti alle chiusure forzate”
Zona rossa per il Covid19 in altri due comuni della provincia di Agrigento, Favara e Caltabellotta. Domenica scorsa pure Gela oltre ad altri centri siciliani come Riesi, Mazzarino e Piazza Armerina. La Confcommercio regionale esprime le sue preoccupazioni e lo fa per voce del presidente Gianluca Manenti.
L’associazione dei commercianti chiede al governo regionale l’utilizzo del Green Pass a tutte le attività commerciali nelle zone rosse. Un modo per far si che continuino a lavorare.
“Siamo preoccupati – dice il presidente regionale Manenti – per le restrizioni che ne conseguono e che impediscono al mondo del commercio al dettaglio e alla ristorazione di potere continuare ad operare in quello che doveva essere il momento caratterizzato da un po’ di luce dopo mesi e mesi di buio”.
Obiettivo è scongiurare nuovi blocchi alle attività
“Vogliamo scongiurare ulteriori danni ai nostri associati dovuti alle chiusure forzate che la zona rossa impone. Per questo motivo chiediamo al Governo regionale di predisporre l’utilizzo del green pass a tutte le tipologie di attività commerciali presenti in zona rossa che così potrebbero continuare ad operare. Tutto ciò, come ci viene sollecitato dagli operatori dei territori interessati, permetterebbe di evitare nuove chiusure alle attività economiche (ad esempio, negozi, bar, ristoranti e pizzerie al chiuso)”.
“Provvedimento andrebbe previsto ed esteso”
Manenti continua: “Nelle zone rosse il provvedimento andrebbe previsto ed esteso anche per altre situazioni come i trasporti a lunga percorrenza. Tutto questo, oltre a dare sicurezza e tranquillità alle persone, consentirebbe di mantenere l’apertura delle suddette attività. Tutti sappiamo, infatti, che l’ennesimo stop rischia di diventare un serio problema per le imprese già in difficoltà”.
Fipe-Confcommercio sposa linea delle Regioni
“Con l’Italia in zona bianca, il Green pass rappresenta uno strumento straordinario ed efficace sia per riaprire quelle attività al momento ancora chiuse, come le discoteche, sia per consentire l’accesso di un numero più ampio di persone in occasione di eventi culturali o spettacoli. Se invece i livelli di rischio, a cui si sta lavorando sulla base di nuovi parametri, dovessero cambiare in peggio allora, invece di tornare a misure restrittive non più sostenibili, si potrebbe introdurre il green pass per riservare l’accesso ad ogni attività esclusivamente alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il green pass va, insomma, utilizzato in chiave positiva e non punitiva. È un cambio di prospettiva fondamentale in grado di garantire equilibrio e sicurezza sanitaria”. Con queste parole Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, esprime piena condivisione alla linea espressa ieri dalla Conferenza delle Regioni in merito alle nuove misure che il governo si appresta a prendere per il contrasto della pandemia.
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