Palermo

“Grazie per il tuo coraggio”, sui social solidarietà alla ragazza violentata dal branco al Foro Italico

Sui social è ormai diventata “La ragazza di Palermo”. Continua a far parlare il grave episodio di cronaca che ha visto la 19enne violentata da 7 ragazzi nel capoluogo siciliano lo scorso luglio. Tanta la solidarietà dai social e non solo.

Intanto, i profili social della giovane sono presi d’assalto da coetanei ma anche da adulti che la incitano a non scoraggiarsi manifestando affetto e ringraziandola per il coraggio dimostrato nel denunciare gli stupratori che, grazie al suo racconto, sono in carcere.

La manifestazione di sabato sera a Palermo

Sabato sera a Palermo c’è stata una nuova manifestazione nelle strade della movida, organizzata dall’associazione Non una di meno.

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Un corteo ha attraversato le strade del centro del capoluogo per dire basta alle violenze. Ecco cosa hanno detto le organizzatrci: “Una marea rumorosa e impetuosa sta agitando le strade della città. Una nuova e immediata risposta allo stato attuale in cui vediamo il patriarcato insinuarsi velocemente e in maniera sempre più pervasiva in ogni sfera delle nostre esistenze, in ogni parte della società, in ogni quartiere della città. Non esiste lotta anti-patriarcale che non sia lotta anticapitalista. Non esiste lotta anti-patriarcale che non tenga conto della narrazione tossica e classista della violenza di genere”.

La reazione della ragazza nei giorni scorsi

La vittima, che è anche seguita costantemente dai carabinieri che hanno raccolto la sua denuncia, nel suo profilo nei giorni scorsi ha risposto a chi la criticava per i video postati su TikTok che la ritraggono in costume da bagno.

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“Sinceramente sono stanca di essere educata quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto con cose del tipo: ‘ah ma fa i video su tik tok con delle canzoni oscene’, ‘è normale che poi le succede questo’, oppure “ma certo per come si veste’”, ha scritto. E ancora: “Me ne dovrei fregare, ma non lo dico per me, di non sparare stronzate più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me e fanno post come me potrebbero ammazzarsi”.

La ragazza ha pubblicato le frasi la notte scorsa insieme a uno screenshot tratto dal sito del Garante della Privacy in cui si spiega cosa sia il revenge porn e cosa rischi chi diffonde video o immagini sessualmente esplicite di qualcuno senza il suo consenso. Il riferimento, probabilmente, è al filmato dello stupro, girato dal più grande dei ragazzi che hanno abusato di lei, Angelo Flores.

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