“Nulla di nuovo sotto il sole. Gli addii di Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice erano nelle cose. Non cadono certo inattesi. E per il partito non cambia nulla nella sua consistenza politica”,
Mostra serenità la capogruppo Udc Eleonora Lo Curto nonostante il suo partito abbia perso due deputati in 48 ore. Ad andare via sono stati Vincenzo Figuccia diretto alla Lega e Danilo Lo Giudice che per il momento andrà al gruppo misto. Appena una decina di giorni fa aveva salutato Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della Commissione salute e sanità, ex capogruppo che adesso è una deputata di Forza Italia. Insomma, in due settimane (giorno più, giorno meno) l’Udc all’Ars è passato da essere un gruppo di sei persone ad un gruppo di 3, il minimo consentito dal regolamento parlamentare per formare un gruppo.
Ma non basta. In questo momento di grandi manovre circola insistente la voce di un addio in arrivo da parte di Giovanni Bulla il deputato già transitato alla Lega e poi rientrato e dato fra gli aderenti a Forza Italia in itinere insieme a Margherita La Rocca. Lui ha smentito con forza ma le voci non si placano. Senza parlare dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano, che, pur essendo iscritto all’Udc, alle scorse europee ha fatto votare Cantiere Popolare (non il simbolo che non c’era naturalmente, ma l’uomo che lo rappresentava ospitato nella lista azzurra).
“Sono serena – risponde a domanda diretta Lo Curto – e fortemente convinta dell’adesione forte e stabile dell’Onorevole Bulla al progetto politico dell’Udc quindi non vedo nessun rischio di scioglimento del gruppo all’Ars”.
Onorevole Lo Curto non crede, però, che tutti questi spostamenti, cambi di casacca, insomma le grandi manovre in corso modificheranno gli equilibri nella maggioranza?
“Quello che conta è il progetto politico iniziale, quello con il quale ci si è presentati agli elettori. I cambi di casacca ci sono ma durante una legislatura stanno nell’ordine delle cose. Io non la penso così, sono per l’etica della politica. Ma la realtà è questa. Figuccia è notorio che si sente più un uomo di marciapiede, di protesta che non un uomo di lavoro, forse sedentario, ma costante nelle stanze del palazzo per costruire qualcosa. Va verso il suo naturale approdo populista. Per quel che riguarda Lo Giudice è notoriamente uomo di Cateno De Luca. Le due defezioni sono strettamente legate fra loro. Sappiamo tutti dei rapporti fra il movimento di Figuccia e il movimento di De Luca”.
In fondo erano due ‘federati’ non organici. E’ questo che ci vuole dire? Però i numeri sono testardi
“Sono certa che il Presidente Musumeci non metterà in dubbio l’attuale composizione della giunta regionale. Noi siamo sempre stati fedeli al progetto. Lo abbiamo sposato e mantenuto e continuiamo a farlo dunque non c’è motivo di cambiare nulla nella composizione della giunta. E sono certa che nulla cambierà”
Quindi lei non si sente mancare la poltrona di capogruppo sotto? Insomma il gruppo tiene
“Il gruppo c’è. Poi il mondo centrista è molto vario e variegato. Non c’è solo l’Udc a rappresentare le anime moderate. Ci sono diverse formazioni e in fondo anche la stessa Forza Italia appartiene a quest’area ed è normale che dopo qualche fibrillazione e qualche abbandono anche Gianfranco Miccichè cercasse respiro per gli azzurri. In parte lo ha fatto in nostro danno, ma è nelle cose. Siamo alleati e ciascuno di noi resterà saldo nelle proprie posizioni”.
Intanto proprio oggi Forza Italia ufficializza l’adesione di Daniela Ternullo ampiamente anticipata da BlogSicilia. A rischio, quindi, c’è anche il gruppo di Ora Sicilia che senza la Ternullo resta in tre ma a breve potrebbe restare con due soli deputati (quindi sotto soglia di sopravvivenza) per l’addio imminente di Luisa Lantieri che però, contrariamente a quanto si è detto e scritto fino ad ora, come destinazione potrebbe non avere Forza Italia.
E intanto gli azzurri ci tengono a precisare di essere attrattivi e non in ‘campagna acquisti’ “Non c’è alcuna campagna acquisti in corso. Non sollecito l’adesione a Forza Italia di nessuno. Dopo le recenti elezioni amministrative, essendo emerso chiaramente che siamo il primo partito con una proiezione nazionale mi sembra ovvio che siano in parecchi a volere aderire a FI” ha sottolineato il coordinatore regionale di Forza Italia, e presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, nel corso della conferenza stampa con cui è stata formalmente annunciata l’adesione a Forza Italia della parlamentare regionale Daniela Ternullo.
“La Dc che vuole rifondare Totò Cuffaro per lui è un’emozione, per me invece no”. Miccichè inoltre ha sottolineato che “non sarebbe saggio in questo momento così drammatico, come è l’attuale, chiedere un rimpasto di governo. Però ogni partito ha le proprie esigenze e quindi se chiede di riequilibrare la propria rappresentanza, cambiando qualche assessore, il presidente della regione Musumeci non può non tenerne conto. La collocazione di Forza Italia rimane nell’ambito del centrodestra e mio compito in questa coalizione è quello, di rafforzare l’area moderata”.
Resta il fatto che l’Udc si spopola e che dentro Ora Sicilia rischiano di restare solo Genovese e Lentini con il rischio ulteriore di dover confluire nel gruppo misto. Se non ci saranno altre sorprese che sono tutt’altro che escluse
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