Tutto pronto per lanciare un nuovo bando per l’assegnazione dell’area dell’ex Grande Migliore. Dopo un incontro fra Comune e curatori fallimentari dell’azienda che fu punto di riferimento della città negli anni ’90 si preparano le regole di ingaggio per assegnare l’area che è rimasta improduttiva ormai da anni.

I dettagli si sono appresi a margine di un incontro fra i curatori fallimentari ed il Comune di Palermo: da una parte l’Avvocato Alberto Marino curatore fallimentare della Migliore S.p.A. e l’avvocato Giovan Battista Di Pasquale curatore della Migliore Parcheggi e servizi srl, dall’altra parte l’assessore Forzinetti per il Comune di Palermo, presenti i rappresentanti del sindacato Fisascat Cisl.

Il bando e i risvolti occupazionali

La curatela ha annunciato che verrà disposto un avviso di vendita dell’intero gruppo dunque sia della Migliore SpA che della Migliore servizi srl. A seguire, dopo l’estate verrà pubblicato il bando per la vendita con una base d’asta non molto inferiore ai 25 milioni di euro.

Preliminarmente si procederà ad una ricognizione del personale presente nelle due aziende al momento della cessazione dell’attività e, con questi dati, verrà predisposto un elenco alfabetico. Rispetto ai dipendenti originali molti sono andati in pensione e molti altri, in questi dodici anni, hanno optato per altre occupazioni, dunque si tratterà di un elenco decisamente più esiguo rispetto ai 269 dipendenti originali

Ciò perché nelle previsioni del bando saranno inseriti non soltanto i dati economici ma anche una clausola “sociale. A parità di offerta, infatti, verrà privilegiato l’offerente che nel piano industriale si impegnerà a riassumere il maggior numero di dipendenti. Naturalmente la vicenda non potrà riguardare tutti ma solo una piccola parte.

Soddisfazione dei sindacati

Sul tema torna a parlare la protagonista di tante battaglie di quegli anni, l’ex segretario Fisascat Cisl Mimma Calabrò ora passata ad altro incarico “Un ringraziamento deve andare ai curatori fallimentari che hanno tenuto duro evitando il peggio per un’area che è stata, purtroppo, più volte vandalizzata. Senza la loro costanza i luoghi sarebbero, probabilmente, ormai inutilizzabile del tutto – dice Calabrò, che seguì la vicenda ai tempi dell’esplodere della vertenza Migliore – ma un ringraziamento va anche all’impegno dell’assessore comunale alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti e all’assessore al centro storico Maurizio Carta nonché all’intero Consiglio comunale senza le cui attività sarebbe stato difficile giungere a questo punto”.

“E’ una scelta importante quella che guarda ai lavoratori – dice l’attuale segretario della Fisascat Palermo Trapani Stefano Spitalieri – che riapre le speranze per persone che da troppo tempo sono rimaste a guardare beghe politiche e burocratiche che hanno paralizzato il rilancio di un’rea commerciale storica per la città”.

“Siamo sicuri – gli torna a fare eco Mimma Calabrò – che l’impegno mostrato fino ad ora sarà mantenuto anzi incrementato dai commissari che, con a fianco il Comune di Palermo, hanno l’occasione di rilanciare l’area dando un grande servizio alla città che recupererà un territorio abbandonato e speranza ai lavoratori che possono recuperare la loro dignità anche se a distanza di anni”

La vicenda della variante al Piano regolatore

Grande Migliore è una azienda storica della città di Palermo con la quale tutti palermitani e non soltanto si sono trovati ad avere a che fare negli anni e che era andata in crisi, sorprendentemente per gli utenti, nel 2012 quindi ormai dodici anni fa. Dopo alterne fortune anche nel tentativo di riassegnazione, l’area era rimasta chiusa e inutilizzata.

Il riutilizzo dell’area era rimasto incerto a causa di una variante al piano regolatore che il Consiglio comunale di Palermo sembrava non voler approvare e senza la quale il capannone non avrebbe avuto più nessun valore rischiando di restare un ammasso di cemento in mezzo alla città.

L’anno scorso, però, dopo una prima bocciatura risalente al 2021,  in Consiglio Comunale è finalmente passata la variante al PRUSST che consentirà di completare le opere sull’area. Una delibera respinta due anni prima da Sala delle Lapidi e che ha visto invece il via libera nel febbraio del  2023. Atto votato all’unanimità dei presenti (21) e che consentirà di completare i lavori per realizzare due parcheggi, uno sotterraneo in via Buzzanca e l’altro in superficie in via Mandalà; nonché la passerella di collegamento e il rifacimento dell’area commerciale. Opere in stato avanzato di costruzione, ad oggi incomplete, e che aumenteranno l’appeal di un bene al momento senza un futuro e compratori interessati.

Due anni prima Sala delle Lapidi votò contro

Una delibera che ottiene il via libera a due anni di distanza dal suo respingimento. Era il pomeriggio del 9 febbraio 2021. Al tempo, il Consiglio Comunale lavorava in modalità smart, a causa della seconda ondata di contagi da covid19. In una Sala delle Lapidi praticamente vuota (erano presenti in aula soltanto in due consiglieri), la delibera fu respinta, con tredici voti favorevoli e tredici astenuti.

Giàsallora esultarono i sindacati: “Era ora”

Una notizia accolta, a suo tempo quindi circa un anno fa, con gioia dal mondo delle organizzazioni sindacali. A commentare positivamente l’approvazione della delibera furono sempre Mimma Calabrò e Stefano Spitalieri.

“Era ora! – era stata l’esclamazione unanime –  Auspichiamo che superato questo scoglio – concludevano già allora i sindacati -, si cominci a parlare al più presto di investitori forti e credibili. Imprenditori che diano centralità all’ex Grande Migliore, generando opportunità di lavoro non solo attraverso una possibile ricollocazione dei lavoratori ex dipendenti ad oggi senza occupazione,  ma anche con nuove opportunità di lavoro per tanti giovani”. Quella inversione di tendenza è arrivata oggi

 

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