- Anche in Sicilia scatta l’allarme per il Granchio Blu
- Il Distretto della Pesca e Crescita Blu e il progetto Italo-Tunisino “Bleu-Adapt”
- Obiettivo è fornire soluzioni al problema
Il mare Mediterraneo è minacciato da una nuova specie aliena: il Granchio Blu. Negli ultimi mesi, i pescatori hanno già lanciato l’allarme, segnalando la presenza dei crostacei blu alle autorità. Si tratta di una specie particolarmente invasiva che potrebbe mettere in pericolo la biodiversità locale.
Aumentano le segnalazioni
L’habitat naturale di questo Granchio Blu, denominato anche Granchio Reale, è costituito dalle coste atlantiche degli Stati Uniti, dove viene apprezzato e consumato per la bontà della sua carne. Il crostaceo ultimamente è arrivato anche nel Mediterraneo. Negli ultimi mesi le segnalazioni sono aumentate ed è stato accertato che il Granchio Blu è presente in maniera massiccia nei nostri mari. Il Granchio Blu è particolarmente vorace e può raggiungere una dimensione di venti centimetri. Ha un corpo dalla forma ellittica e due chele dal margine seghettato; preda pesci, crostacei e molluschi, arrecando gravi danni alla pesca. In Albania, Grecia e Tunisia la situazione è diventata difficile e le autorità hanno decretato lo stato d’allarme dopo che l’animale ha causato un tragico crollo nella pesca di alcuni crostacei.
Progetto “Bleu Adapt”
Per fare fronte al problema, il Distretto della Pesca e Crescita Blu, guidato dal Presidente Nino Carlino, si è già attivato aderendo al Progetto “Bleu Adapt”, attivato dalla Direction Générale de la Peche et de l’Acquaculture del Ministero dell’Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca Marittima della Tunisia, in partenariato con l’Institut National Agronomique de Tunis, l’Institut Supérieur de Peche et d’Acquaculture de Bizerte e l’Università di Palermo. Si tratta di un progetto finanziato nel quadro del Programma Transfrontaliero ENI CT Italia-Tunisia 2014-2020 che ha una durata triennale.
Come bloccare l’invasione del Granchio Blu
L’obiettivo del Progetto Blue-Adapt è quello di contribuire allo sviluppo duraturo delle zone costiere e di preservare gli habitat naturali nel Mediterraneo. Nelle prossime settimane saranno messe in campo adeguate strategie non solo per fronteggiare l’invasione del Granchio Blu ma anche per fornire adeguata assistenza e formazione ai pescatori che vorranno dedicarsi alla sua cattura e alla sua commercializzazione.
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