Graduatorie provinciali per le supplenze nel caos con docenti ammessi e docenti esclusi, con evidente disparità di trattamento tra le diverse province.
Una situazione paradossale che ha portato a una valanga di ricorsi. I giudici dei Tar chiamati a fare chiarezza hanno accolto tutti i ricorsi presentati dallo studio legale Leone-Fell e ammesso i docenti alla procedura di inserimento nella prima fascia degli elenchi aggiuntivi delle Gps.
Due norme contrastanti e applicate non in maniera uniforme sul territorio nazionale hanno portato, a parità di requisiti, a trattamenti differenti nelle varie province da parte degli uffici scolastici. Si tratta in particolare di docenti che hanno partecipato con riserva alla procedura di inserimento nella prima fascia degli elenchi aggiuntivi delle Graduatorie provinciali per le supplenze, docenti abilitati all’estero che hanno conseguito il titolo entro il 31 luglio 2021 e presentato la relativa istanza di riconoscimento e sono dunque in attesa di ricevere dal ministero il provvedimento di riconoscimento del titolo.
L’ambito territoriale di Palermo, solo per citare uno dei tanti esempi, in palese difformità rispetto a quanto previsto dalla legge e dagli atti regolamentari ha escluso i docenti dalle graduatorie, mentre invece altri ambiti territoriali, come quello di Milano, dando seguito alla normativa di riferimento, ha permesso ai docenti nella medesima situazione di inserirsi con riserva nelle graduatorie di proprio interesse e non li ha esclusi. Si tratta dunque di due comportamenti differenti rispetto a un’unica previsione normativa.
“Tali docenti – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Tiziana De Pasquale – avevano partecipato con riserva alla procedura (in virtù dell’art. 7, punto 4, lett. e) dell’O.M. 60/2020, integralmente richiamata dagli atti amministrativi relativi allo svolgimento della procedura di inserimento negli elenchi aggiuntivi delle GPS). Ma il ministero, nei giorni scorsi, ha diramato una circolare con la quale, tornando indietro sui propri passi, ha disconosciuto il diritto di tali docenti a permanere nell’elenco aggiuntivo di proprio interesse. Abbiamo ritenuto tale disposizione illegittima, e siamo lieti che i giudici amministrativi ci abbiano dato ragione, ammettendo i docenti, nostri ricorrenti, alle procedure di assegnazione di incarico che termineranno il prossimo 21 agosto”.