Giornata a vuoto in Assemblea regionale siciliana. Alla fine vince la voglia di andare a vedere la partita e i deputati, già assenti per lo più, rinviano la seduta a domani alle 16.
In campi ci sono Napoli e Milan, non si può stare in aula a parlare di Finanziaria peraltro col numero legale ballerino. La seduta era iniziata subito in salita con tre stop su tre voti segreti. Alla fine dela giornata il governo è riuscito ad andare sotto sette volte complessivamente.
Andiamo per ordine.Subito le opposizioni mostrano la propria intenzione di non fare sconti. Il primo attacco parte dal Movimento per le’autonomie. Due gli emendamenti immediatamente approvati con il voto segreto. tagliano 40 mila euro da servizi e utenze e li sposta ai servizio di restauro poi taglia 24 mila di aumento nel capitolo dei viaggi del presidente e li sposta, con altro emendamento, al mantenimento del personale dei servizi di pulizia.
Ma non basta. Anche il primo emendamento del governo viene bocciato senza remore. Si tratta dello spostamento di denaro per aumentare il capitolo destinato ai viaggi di un altro assessore, il vice presidente della regione e assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello.
Si tratta di norme che non spostano di molto la situazione finanziaria ma che suonano come avvisagli precise al governo che viene colpito proprio sulle proprie spese dirette
Alla terza bocciatura il Pd chiede la sospensione dei lavori per cercare di ricompattare le fila e cercare dio arginare l’emorragia sotto gli occhi un assessore regionale all’economia pallido come un foglio di carta. Baccei, impassibile, sembra già pensare al dopo.
Sulla richiesta di rinvio scoppia la bolgia. L’opposizione vuole andare avanti mentre è in vantaggio e dà del venduto a chi non si oppone al rinvio proprio dai banchi dell’opposizione.
Alla fine tutto rinviato e capigruppo riuniti. Si ricomincia alle 18. Una quadratura del cerchio che sembra essere arrivata, almeno sulle prime cose da affrontare tanto da convincere la capogruppo del Pd a ritirare la richiesta di rinvio e dunque andare avanti. una richiesta che è stata ufficializzata alla riapertura dei lavori dopo la capigruppo.
Ma il copione non cambia a alle 18,10 il governo va sotto per la quarta volta sull’emendamento A 31, un emendamento tecnico per la riclassificazione dei capitoli che, però, rimescola tutte le carte a Baccei. inanziaria in alto mare, si naviga a vista da subito.
Il quinto stop arriva appena dieci minuti dopo. la maggioranza si dimostra inconsistente e l’opposizione decisa a non fare passare niente che possa bocciare o modificare. Dopo l’ennesima figuraccia aula sospesa per un’ora per mancanza del numero legale ma alla ripresa non sembrano esserci numeri per cambiare rotta mentre il Presidente della Regione fa sapere che non verrà se non per le cose importanti. Quali siano quelle importanti, però, lo sa solo lui.
Alla ripresa dei lavori circola già la voce che i deputai stanno organizzadosi per la partita e in aula, in realtà, sono in pochi. Quando il governo riesce ad andare sotto per la sesta e poi anche per la settima volta arriva la verifica del numero legale che non c’è. Aula rinviata a domani alle 16
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