Stop al processo telematico in Sicilia. la riforma della giustizia subisce un duro colpo, seppur provvisorio, nel settore civile, nei distretti di Corte d’Appello di Palermo e Caltanissetta con effetti sui tribunali civili di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Gela, Marsala, Palermo, Sciacca, Termini Imerese e Trapani.
A causa di un guasto risalente a ben una settimana or sono, dall’11 aprile non è più raggiungibile il server del dominio ‘giustizia’ che si trova fisicamente nella sala server interdistrettuale di Messina. Il server in questione è a disposizione anche del settore civile nei distretti di Messina, Catanzaro e Reggio Calabria.
Un guasto che non si riesce a risolvere e che ha costretto il Presidente del tribunale di Palermo, di fatto, a sospendere il processo telematico e scrivere a tutti i giudici e agli avvocati invitandoli “a utilizzare temporaneamente i tradizionali sistemai di registrazione cartacea fino alla soluzione del problema”.
Stop, dunque, alle notifiche telematiche, ai depositi di ricorsi e alle integrazioni di documentazioni, alla comunicazione delle sentenze per via telematica e così via. Si torna alle code in cancelleria, al deposito a mano e così via con tutti i rischi del caso, le code di lavoro arretrato, il rallentamento dei procedimenti senza contare i disagi.
Tutto fermo, dunque, dall’11 aprile e obbligo di deposito ‘a mano’ dal 13 aprile data della comunicazione ufficiale. e ad oggi nessuna indicazione sui tempi per la riparazione del guasto con la speranza che nel frattempo non si perdano dati essenziali