Dopo la festa, i brindisi, le guerre intestine e la formazione della giunta regionale, adesso è giunto il momento d’iniziare a lavorare sul serio visto il ritardo accumulato nel corso delle ultime settimane. Così sul tavolo giunta Schifani, arrivano le prime spine da trattare per risolvere le innumerevoli emergenze che sarà chiamato a risolvere. Al momento sul tavolo ci sono i debiti fuori bilancio.
Così parte il lavoro della nuova giunta regionale nominata da Renato Schifani dopo estenuanti trattative. Dopo la cerimonia d’insediamento, sono i debiti fuori bilancio il tema principale della prima riunione della giunta di Renato Schifani, convocata per mezzogiorno. Sono ben sei delibere sul tavolo per riconoscerne la legittimità ed evitare ulteriori aggravi per i conti della Regione. Adesso però su Schifani iniziano ad arrivare altre pressioni da più parti sulle numerose emergenze che pendono sull’isola.
Tra le richieste c’è quella dell’ANCI Sicilia che chiede un confronto col neo governatore siciliano. “Chiediamo che presto ci possa essere un confronto istituzionale con gli Enti locali dell’Isola finalizzato ad affrontare le tante emergenze che riguardano i Comuni e gli Enti di area vasta”, dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia. “Il sistema delle Autonomie locali – aggiungono Orlando e Alvano – riveste un ruolo centrale in tutti i processi legislativi e amministrativi della Regione Siciliana, per tale ragione è indispensabile avviare con il nuovo Governo regionale una fattiva collaborazione istituzionale”.
“La Sicilia vive un momento drammatico che richiede risposte immediate per i lavoratori, le famiglie e le imprese: facciamo i migliori auguri di buon lavoro alla giunta del Presidente Renato Schifani, a cui chiediamo però di mettersi subito all’opera senza perdere altro tempo”. Così Giuseppe Badagliacca e Nicolò Scaglione di Cisal Sicilia.
“Auspichiamo che le beghe politiche siano ormai archiviate definitivamente e che Governo e Ars possano iniziare a occuparsi delle tante emergenze che attanagliano la Regione – continuano Badagliacca e Scaglione – La Cisal è pronta a un confronto costruttivo con proposte concrete sulla riforma della Pubblica amministrazione, sulla gestione ottimale dei fondi europei, sulle necessarie infrastrutture, sul ciclo dei rifiuti, sull’economia verde, sulla continuità territoriale e su tutti quegli ambiti che devono consentirci di lasciarci alle spalle una crisi che sta mettendo in ginocchio l’Isola e che a oggi ha già determinato la chiusura, nel solo ultimo anno, di troppe imprese”.