La lista degli assessori sarebbe pronta ma, per assurdo, non ci sarebbe ancora quella di Presidente e vice presidenti del Parlamento, deputati questori e presidenti di Commissione, nonostante quella elezione venga, in ordine di tempo, prima.
La distribuzione probabile
La distribuzione probabile degli assessori è in via di definizione sul fronte dei numeri. La gerarchia dettata dalla composizione del Parlamento lascia intravedere 4 assessori per Fratelli d’Italia, tre per Forza Italia, due ciascuno per Lega e Dc Nuova solo uno per Autonomisti e Popolari. E se così sarà anche sui nomi potrebbe esserci chiarezza a breve
Le voci sui desiderata dei partiti, FdI ed ex Diventerà Bellissima
Voci non confermate quelle che circolano ma insistenti. Fratelli d’Italia punterebbe su due esponenti storici della formazione e due ex Diventerà bellissima che fanno riferimento a Nello Musumeci. si tratta di Giorgio Assenza ed Elvira Amata. I due ex Diventerà Bellissima invece sono Giusi Savarino e Alessandro Aricò. Se per loro si prepara un futuro da assessori, vengono meno le ipotesi che li chiamavano in ballo, almeno due, per la presidenza dell’Ars.
Tre assessori per Forza Italia
In quota azzurri gli assessori sarebbero, dunque, tre e in questo caso cresce la possibilità che Forza Italia ottenga la delega alla sanità fortemente richiesta. i nomi sono quello di Luisa Lantieri, di Edy Tamajo e poi si parla del ritorno di Marco Falcone.
I centristi
Al centro della coalizione gli Autonomisti e Popolari potrebbero puntare su Roberto Di Mauro. per lui sarebbe un ritorno in giunta dopo aver ricoperto un incarico di assessore nella giunta Lombardo e dopo essere stato vice presidente dell’Ars per l’intera ultima legislatura. La Dc Nuova di Totò Cuffaro punterebbe, invece, su Nuccia Albano e Andrea Messina
I problemi in casa Lega
Qualche problema, invece, si registra in casa Lega. Gli indicati sarebbero Luca Sammartino e Vincenzo Figuccia ma aleggia il nome di Francesco Scoma che però non è fra gli eletti e dunque, alla luce delle regole messe da Schifani, si trova in una posizione simile a quella dell’altro Francesco, Cascio, non eletto ma con crediti da vantare nei confronti del proprio partito
La trattativa per l’Ars
Alla luce di tutto ciò la trattativa ora si sposta sul terreno dell’Ars. Gianfranco Miccichè in queste ore è a Roma ed un eventuale incarico da Sottosegretario potrebbe toglierlo dalla schiera dei candidati alla presidenza. Una candidatura complessa da gestire per l’intera coalizione
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