Cinquemila emendamenti e fra questi una cinquantina addirittura presentati dagli stessi assessori regionali a dai loro riferimenti nella deputazione. Dopo le assenze in commissione, lo stop alla norma sugli incendi che verrà riproposta dal governo, le tensioni soprattutto con la dc Nuova e con la Lega per alcune norme contenute nella legge di stabilità, il governatore Renato Schifani richiama tutti all’ordine. La posta in gioco è troppo alta per continuare con i personalismi.
Giunta d’urgenza, presenza obbligatoria
Li vuole guardare tutti dritti negli occhi gli assessori della sua giunta il presidente della Regione Renato Schifani per capire cosa non va in questa maggioranza. Le defaillance che si stanno registrando in questi ultimi giorni hanno non poco irritato il governatore, anche se la maggioranza tiene. Pare che a finire sotto accusa ci siano in particolare Mpa e Lega ma qualche tensione si è registrata anche con la Dc Nuova dopo lo scambio di battute a distanza con Forza Italia in vista delle Europee.
E con la Lega non sarebbe neanche la prima volta. Con l’assessore regionale Mimmo Turano il conto è sempre rimasto aperto dalle scorse amministrative per quella rottura a Trapani con il centrodestra. L’esame della Finanziaria sta facendo emergere troppe crepe. E ci sarebbe anche una chat “galeotta” su whatsapp dove un deputato si sarebbe pure vantato di aver bloccato una norma del governo. Questa potrebbe essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Lunedì a rapporto
Lunedì quindi tutti a rapporto. Ufficialmente la giunta è stata convocata con all’ordine del giorno un generico “comunicazioni del presidente”. Ma dietro si celerebbe un fiume in piena. Tanto che per questa specifica occasione non sarà consentito a nessuno degli assessori di collegarsi in videoconferenza, come oramai accade da qualche tempo. La loro presenza fisica sarà un obbligo. Il governatore vuole guardare dritti in faccia tutti gli assessori e per nessuno ci saranno sconti. Secondo quanto echeggia da “radio Palazzo d’Orleans” Schifani avrebbe una lista di scivoloni di partiti e anche dei singoli assessori.
La chat di whatsapp
Ci sarebbe poi una chat di whatsapp che circola insistentemente. Quella in cui il deputato della Lega Pippo Laccoto si vanterebbe di aver provato a fare cadere una norma. E’ quella sul 3% dei trasferimenti regionali per finanziamenti ordinari che il governo vuole vincolare ai Comuni per obbligo di interventi di interventi di prevenzione incendi. Si vocifera che Laccoto, come riporta il Giornale di Sicilia, avrebbe inviato questo messaggio compiaciuto ad alcuni sindaci del Messinese. La norma è stata bocciata in commissione all’Ars e persino modificata con emendamenti. Anche questo sarà motivo di confronto duro tra Schifani e i suoi assessori.
La frenata della corsa alla Finanziaria
Certamente c’è anche un’altra questione che preme. Il governo ha già ribadito che vuole arrivare ad approvare la finanziaria entro la fine dell’anno, questo per evitare di dover procedere il prossimo anno in dodicesimi per la spesa. Ma è una corsa ad ostacoli e si scopre che questi ostacoli esisterebbero anche in una piccola parte della stessa maggioranza. Ci sono infatti circa 5 mila emendamenti e 250 arriverebbero da assessori e deputati della coalizione a sostegno del governo.
Commenta con Facebook