- Dimissioni a Palermo dell’assessore Iv Costumati
- Crisi politica al Comune di Palermo, Costumati critica i “modi”
- Orlando, “Chiedendomi di allargare la maggioranza a Salvini, Iv ha buttato giù la maschera”
- Appelli alla responsabilità ma la giunta Orlando è in crisi
“Per il mero rispetto della fiducia che i dirigenti di Iv a Palermo hanno riposto nella mia persona, che presento le mie dimissioni da assessore”. Con queste parole l’assessore Toni Costumati lascia la poltrona a distanza di poco o meno di un mese dal suo insediamento nella giunta Orlando, scossa da un vero e proprio terremoto.
Non condivido le modalità
Accelera la crisi politica nel comune di Palermo. Toni Costumati, si è dimesso, raccogliendo, così l’invito del sindaco dopo lo strappo dei renziani che avevano chiesto una modifica della maggioranza sul ‘modello Draghi’, ipotesi respinta da Leoluca Orlando. Consumati ha così presentato le dimissioni pur non nascondendo di “non aver condiviso le modalità con cui è stata gestita questa situazione e per la quale avevo proposto, inascoltato, soluzioni di opportuna e necessaria mediazione”. Fuori anche l’altro assessore di Iv, Leopoldo Piampiano che sarà sostituito in giunta, come annunciato da Orlando.
Uno scontro evitabile
Secondo Consumati, lo scontro in giunta tra Italia viva e Orlando, poteva evitarsi. Il riferimento è il voto sul programma triennale delle Opere Pubbliche. “Seppur abbia, preventivamente, evidenziato a tutti i diretti interessati, la delicatezza della situazione, si è voluto lo stesso forzare, senza la necessaria lungimiranza delle conseguenze, su questioni di merito (legittime) utilizzando un metodo (il voto in aula) evitabile o rinviabile”. Italia Viva si è astenuta dalla votazione percè, spiega l’assessore dimissionario, “qualcuno ha provato a mortificare il ruolo del consiglio comunale”.
L’esclusione dalla riunione di giunta
Orlando poi ha convocato la giunta escludendo i componenti di Iv. “Se non fossimo stati esclusi dalla convocazione della Giunta politica di sabato pomeriggio, ritengo che probabilmente si sarebbero create le condizioni per un tentativo di opportuna ricucitura”.
Orlando, “No a compromessi’
“Chiedendomi di allargare la maggioranza a Salvini, Iv ha buttato giù la maschera. È stata una proposta per me offensiva, provocatoria. Ora vado avanti assumendo le mie responsabilità, se devo cadere lo farò in piedi, non per compromessi. Iv ha fallito ogni operazione, sono nervosi e non potevo permettere di fare pagare questo prezzo alla mia città”. Così Leoluca Orlando, conversando con l’ANSA dopo lo strappo con Iv e le dimissioni d’ieri, chieste dal sindaco di Palermo, dei due assessori ‘renziani’. “Io stanco? Mai, la sera non ho sonno, faccio il sindaco 25 ore al giorno: a qualcuno questo dà fastidio. Rispondo a tutti per il bene della mia città. Fintanto che non cado, continuerò il mio impegno politico in coerenza con la mia storia. Certamente alle prossime elezioni sarà impegnato a sostegno di chi condividerà progetti e visioni per proseguire il cambiamento della città, che dal 2012 è sotto gli occhi di tutti”, ha aggiunto Orlando.
Le reazioni della politica
“Una crisi politica che risulta difficile da comprendere” è per i consiglieri di Avanti Insieme che chiedono un atto di responsabilità e buon senso, per portare avanti gli atti più importanti e utili per la città. Per Rifondazione Comunista le dimissioni dei due assessori di Italia Viva è “l’epilogo di una vicenda che finalmente scopre le carte e colloca il partito di Renzi nel luogo politico che gli è più consono, insieme alle destre affariste e clientelari”. Per Sinistra Comune, “le dimissioni dei due assessori di Iv non arrivano inaspettate ma portano a compimento l’operazione politica di frattura della maggioranza, iniziata da molti mesi”.
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