Palermo

Giovanni Sciortino nuovo amministratore unico dell’Amap “Sfidiamo la crisi idrica”

L’ingegnere Giovanni Sciortino è il nuovo Amministratore Unico dell’Amap, la società che gestisce il servizio idrico a Palermo e in altri 48 Comuni della provincia. L’assemblea dei soci lo ha nominato questa mattina confermando la linea di un Amministratore Unico alla guida dell’azienda attualmente impegnata nella gestione di una crisi idrica fra le più rilevanti nella storia recente di Palermo.

Chi è Giovanni Sciortino

Giovanni Sciortino è nei quadri di Amap dal 1991. Sino ad oggi ha ricoperto la carica di direttore generale. Negli anni precedenti è stato il dirigente del Servizio Ambiente e Depurazione e dirigente del Servizio Fognario di Palermo e provincia.

Il ringraziamento a Lagalla e le prime parole di Sciortino

“Intendo ringraziare il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla e tutti i sindaci dei Comuni aderenti al servizio di Amap – ha dichiarato Sciortino- per la fiducia che mi hanno concesso in un momento così delicato. Un atto di stima che desidero ripagare garantendo l’impegno mio personale e di tutta l’azienda nella sfida contro la crisi idrica. E nel contempo continuando il cammino degli investimenti infrastrutturali intrapreso negli ultimi anni a sostegno del piano industriale dell’azienda. Un percorso indispensabile per evitare sprechi di risorsa idrica, nell’ottica dell’economia circolare e del rispetto dell’ambiente. Ciò per rispondere con sempre maggiore efficacia alle esigenze del territorio”.

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La lettera dei comuni

Qualche giorno fa ventiquattro comuni dell’area metropolitana di Palermo, con altri in procinto di aderire, avevano inviato una lettera al sindaco Roberto Lagalla chiedendo la nomina di un Consiglio di Amministrazione per Amap. Richiesta che nasce dalla volontà di partecipare attivamente alle decisioni gestionali della società, soprattutto considerando i futuri investimenti previsti dal piano industriale, che includono anche il ricorso a finanziamenti bancari. I sindaci ritengono fondamentale la presenza di un rappresentante dei comuni minori all’interno del Cda, come previsto dallo statuto, per garantire una gestione più equilibrata e rappresentativa del territorio.

 

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