Giovanni Lo Bello è stato confermato oggi presidente di Terra Viva Sicilia, l’associazione di secondo livello affiliata alla Fai Cisl, che rappresenta i liberi produttori agricoli e nel territorio conta 2.500 aziende agricole associate.
L’elezione è avvenuta oggi a Isola delle Femmine, nel I congresso regionale dell’associazione, durante il quale sono stati eletti nell’ufficio di presidenza Gianfranco Blanda e Antonella Simone.
Presenti ai lavori congressuali il segretario generale Fai Cisl nazionale Onofrio Rota, il segretario generale Fai Cisl Sicilia Adolfo Scotti e il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio.
Quasi 220mila aziende agricole in Sicilia
L’agricoltura in Sicilia registra 219.677 aziende agricole (delle quali 11mila a produzione biologica) che rappresentano il 13,6% del totale nazionale e lavorano oltre 1.388.000 Ha di superficie agricola (SAU). Il comparto vale oltre 4,5 miliardi di euro e conta 36 prodotti a marchio Dop e Igp. Il settore agrumicolo è primo a livello nazionale, con 70mila Ha di superficie in produzione, mentre il settore dell’olio è terzo dopo Puglia e Calabria, con 140mila Ha di uliveti.
In Sicilia, inoltre, 6.673 imprese agricole sono condotte da under 35, altro importante dato, soprattutto nella prospettiva del ricambio generazionale.
Lo Bello “Grande patrimonio da valorizzare”
“Un grande patrimonio da valorizzare e far crescere sempre più, grazie alle risorse che arriveranno dal PNRR e dalla programmazione del piano strategico cui partecipiamo – ha sottolineato il presidente regionale Giovanni Lo Bello – Sarà nostro impegno sostenere i produttori e impegnare tutte le risorse disponibili con nuovi bandi PAC e PSR, attraverso progetti lungimiranti. Un altro obiettivo è fare sistema, in Associazione, con la Fai Cisl e con i servizi Cisl, per dare risposte sempre più efficaci ai nostri associati. La sicurezza sui luoghi di lavoro e il ricambio del parco macchine, la formazione, il sostegno ai giovani agricoltori, la promozione delle agroenergie e la gestione del rischio idrogeologico, saranno le nostre azioni prioritarie per i prossimi anni”.
Export agroalimentare italiano in netta crescita
“Nel primo semestre del 2021, l’export agroalimentare Made in Italy ha raggiunto il valore record di 24,81 miliardi, +12% rispetto al 2020 con lo storico sorpasso sulle importazioni, che si attestano sui 22,95 miliardi. Noi faremo la nostra parte, per sostenere i produttori associati, in questo caso nel territorio siciliano, e dare la giusta centralità al comparto” ha dichiarato il presidente nazionale Claudio Risso.
Ai lavori congressuali è intervenuto anche il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota: “Terra Viva è una vera sfida per la Fai e per la Cisl. Crediamo che il lavoro di qualità si costruisca insieme, produttori con i lavoratori, per una filiera sempre più etica. L’approvazione della clausola di condizionalità sociale, introdotta nella nuova PAC, sarà di stimolo per tutti in questo percorso virtuoso, per promuovere un’agricoltura sempre più sostenibile non solo a livello ambientale ma anche e soprattutto sociale”.
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