In Italia i giovani leggono poco e ancor meno vanno in biblioteca, un luogo sempre meno frequentato, a dire il vero, da tutte le fasce d’età, che può costituire, invece, un importante presidio sociale ed educativo.
Ecco perché, proprio nell’anno europeo dei giovani, il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, in collaborazione con la Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali, hanno messo a punto il progetto “Giovani in Biblioteca”, finanziato con un budget di 12 milioni di euro.
L’obiettivo è dare nuova linfa e rendere più attrattive le biblioteche pubbliche, individuando soggetti in grado di dare vita al loro interno a spazi di aggregazione per i giovani dai 14 ai 35 anni.
Inclusione e partecipazione per uscire dalla pandemia
Si tratterà di luoghi polivalenti e innovativi, aperti con orari estesi, nei quali i giovani potranno fruire liberamente del patrimonio librario, condividere idee, percorsi e occasioni formative, culturali, ricreative, di incontro e confronto.
Un intervento importante volto a migliorare l’inclusione sociale e ridurre l’impatto devastante che la pandemia ha avuto sui giovani, che, durante l’emergenza Covid, hanno visto sensibilmente ridotte le occasioni di socialità e gli spazi di condivisione.
Le attività dei centri
All’interno di questi nuovi spazi di aggregazione potranno essere proposti laboratori artistici, teatrali, musicali, audiovisivi e multimediali, corsi di formazione alla cittadinanza attiva, alla partecipazione democratica e alla legalità o anche professionali, spazi di coworking, strumenti di gamification per veicolare messaggi positivi e supportare i giovani nel processo di crescita personale.
Per la realizzazione di tali attività potrà essere previsto il coinvolgimento di animatori socioeducativi giovanili (Youth Worker), con il compito di affiancare i giovani nell’affrontare e superare eventuali criticità.
I destinatari
L’avviso prevede il finanziamento di proposte progettuali presentate da enti locali, università pubbliche e altri enti pubblici titolari di biblioteche, in partenariato con altri soggetti pubblici, associazioni, fondazioni o altre organizzazioni giovanili, senza fini di lucro.
Il Dipartimento delle politiche giovanili e il Servizio Civile Universale stipuleranno con tali soggetti apposite convenzioni per creare questi spazi.
Il soggetto capofila del partenariato sarà l’ente pubblico titolare della biblioteca, responsabile nei confronti del Dipartimento della realizzazione dell’intero progetto. Ogni soggetto proponente potrà presentare una sola proposta progettuale.
Al momento della presentazione della proposta progettuale, gli enti dovranno indicare la composizione del partenariato secondo le modalità indicate nel bando.
Le biblioteche dovranno osservare un orario prolungato
Le biblioteche oggetto delle proposte progettuali dovranno osservare un orario minimo di apertura al pubblico pari ad almeno cinque giorni a settimana per otto ore al giorno, da intendersi o quale orario ordinariamente osservato o anche orario protratto proprio per effetto della proposta progettuale.
Le biblioteche scelte potranno essere dislocate in tutto il territorio nazionale, in particolare nelle aree periferiche, e dovranno diventare un punto di riferimento per le nuove generazioni e per la comunità locale.
Come presentare domanda
I soggetti interessati potranno presentare la propria proposta progettuale, contenente la scheda di progetto e il piano economico-finanziario, registrandosi sul sito della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali, entro le ore 12 del 31 ottobre 2022.
Per maggiori dettagli consulta il Bando.
Commenta con Facebook