A 739 anni dai moti insurrezionali del 1282, che videro la città di Palermo e gran parte delle città siciliane ribellarsi agli Angioini, si riuniscono tutte le realtà indipendentiste siciliane per dare vita ad una grande manifestazione il prossimo 30 marzo. “Chiediamo a tutti i Siciliani di incontrarsi per preparare una grande manifestazione nella giornata del 30 marzo che porti in piazza l’orgoglio siciliano, la voglia di lottare e di difendere la nostra terra. I due anni di pandemia hanno messo a dura prova l’organizzazione dell’evento, sottraendoci la possibilità di attraversare lo spazio pubblico ma non quella di testimoniare, anche in forme ridimensionate, la continuità del percorso. Siamo pronti a rilanciare il Vespro del 2022, pronti a riportare in piazza l’orgoglio siciliano”, annuncia Tiziana Albanese della redazione di Trinacria.info.
L’invito è a partecipare domani, domenica 19 dicembre, alle ore 10:00, a un’assemblea regionale presso la Sala dell’Oratorio San Filippo Neri, in piazza Olivella a Palermo. Sarà un primo momento per la costruzione di un percorso comune che culmini nella data del 30 marzo 2022, giornata in cui si ricorda la rivolta del Vespro del 1282.
Hanno già aderito diversi movimenti tra cui: Associazione “Lu Statutu” – Siciliani liberi – Movimento Siciliano d’azione – Gran Sicilia – Antudo – Terra e vita – Movimento per l’indipendenza della Sicilia – Comunità terra e liberazione – Siculomania – QS istituto di cultura politica sulla questione siciliana – 360 Econews – Giovani Siciliani Liberi – Associazione Culturale “Sicilia-Catalunya” – Catania Creattiva – Fronte Nazionale Siciliano di Caltagirone – Trinacria.
“Rilanciare il Vespro del 2022 assume una rilevanza, se possibile, ancora superiore: la gestione da parte dello Stato italiano della crisi sanitaria, economica e sociale provocata dalla pandemia da Covid-19 ha amplificato le differenze territoriali che da sempre costituiscono il pilastro portante su cui si regge l’Italia. In Sicilia, i contraccolpi di questa gestione centralizzata li vediamo ben chiari: disoccupazione, emigrazione di massa, chiusura di negozi e attività commerciali, controllo sociale e repressione. Nonostante venga costantemente propagandata una fantomatica ripresa dell’economia, le uniche “cifre in crescita” sotto gli occhi di tutti sono quelle dei prezzi del carburante, degli affitti, delle bollette del gas e della luce.
Nel frattempo, le infrastrutture che lo Stato italiano ci ha concesso, che più di tutto avrebbero bisogno di essere finanziate, cadono a pezzi e mettono in pericolo continuamente la vita di noi siciliani. Dentro questo quadro pensiamo sia necessario concentrarsi su una giornata dal grande valore simbolico come quella del 30 marzo, a cui noi siciliani guardiamo per ricordare il carattere fiero e ribelle del nostro popolo. La nostra storia e le nostre radici vanno ricordate non tanto per essere contemplate, quanto per trarne insegnamenti per affrontare il presente e il futuro. Invitiamo tutti i movimenti, i partiti, le associazioni che si impegnano per la promozione culturale, sociale e politica dell’indipendenza della Sicilia a partecipare a un’assemblea regionale giorno 19 dicembre, dalle ore 10:00. Contro gli oppressori di ieri e di oggi, per un nuovo Vespro”, conclude Albanese.