La Sicilia, da occidente ad oriente, si mobilita in questa “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Un tema che colpisce un territorio che, statistiche alla mano, è tra quelli in Italia dove si registrano tra i più alti casi di maltrattamenti e vessazioni. E proprio da qui si da vita a fiaccolate, incontri sul tema per la sensibilizzazione e anche eventi artistici.
Catania e Palermo “collegate”
Oggi, sabato 25 novembre, a Catania e Palermo, ci sarà l’evento “La Sicilia per le donne”. E’ promosso dalla Fondazione Tommaso Dragotto con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, la partecipazione della Fondazione Federico II, in collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario.
L’evento sarà in due tappe: di mattina, dalle 9.30 alle 12.30, a Catania nella “Sala delle Scuderie” del Castello Ursino; di pomeriggio, dalle 16 alle 19.30, a Palermo nella “Sala Mattarella” di Palazzo Reale. A Catania interverranno il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno; la presidente della Fondazione Marisa Bellisario Lella Golfo; Tommaso Dragotto, presidente della Fondazione omonima; il vice capogruppo vicario alla Camera Manlio Messina; il deputato parlamentare Francesco Ciancitto; il sindaco di Catania Enrico Trantino; l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Catania, l’avvocato Viviana Lombardo; la procuratrice aggiunta Agata Santonocito, vicaria della Procura di Catania; Giovanni Magni, presidente VII commissione del Comune di Catania alla Pubblica Istruzione, Cultura, Sport, Turismo e Politiche Giovanili; infine Mariella Gennarino, presidente emerito del Comitato ‘Festività Agathine’.
Una sentenza ad alta voce
Prima del talk ci sarà la lettura della sentenza sull’omicidio della giovane donna e mamma Giordana Distefano del 7 ottobre 2015, con la collaborazione di Federica Di Chiara, comunicatrice e speaker radiofonica. Successivamente, con moderatrice la giornalista Licia Raimondi, ci saranno come relatori Luigi Renna, arcivescovo di Catania; Gabriella Nicosia, professoressa di giurisprudenza dell’università di Catania; Simona Monteleone, docente di scienze della formazione dell’università di Catania; l’onorevole Dafne Musolino, l’ex senatrice accademica per l’associazione universitaria ‘Crediamoci Catania’Eleonora Ardizzone; Marta Pandolfo, senatrice accademica We Love Unict.
Ed ancora Sofia Santangelo, consigliera d’amministrazione dell’università di Catania dell’associazione We Love Unict; Stella Distefano, presidente dell’associazione universitaria Actea; Federica Fassari, rappresentante del corso di laurea in giurisprudenza e dell’associazione Crediamoci Catania; Carmela Puleo, dirigente medico Arnas Garibaldi; Vera Squatrito, promotrice del progetto ‘La casa di Giordy’; Anna Agosta, presidente dell’associazione Thamaia; Viviana Lombardo, assessore del Comune di Catania; l’avvocato Denise Maria Caruso del comitato pari opportunità del consiglio dell’ordine degli avvocati di Catania; Bruna De Donno, dirigente e collaboratore professionale sanitario; Maria Piana, vicepreside dell’istituto alberghiero Pestalozzi; Valentina Parisi, consigliere del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza.
A Palermo
A Palermo interverranno nuovamente il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il presidente della Fondazione Tommaso Dragotto e la presidente della Fondazione Marisa Bellisario Lella Golfo. Inoltre, ci saranno i saluti anche del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e del sindaco Roberto Lagalla. Il dibattito successivo sarà moderato da Simona Branchetti, giornalista del TG5 e diviso in due gruppi. I relatori del primo gruppo: l’onorevole Elena Bonetti; l’avvocato Cesare Placanica; il presidente dell’Amat Giuseppe Mistretta; la giornalista di Donna Moderna Myriam Defilippi; la deputata e vicesindaco di Palermo Carolina Varchi; il magistrato Anna Maria Palma Guarnier.
I relatori del secondo gruppo: l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo; il sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo Marco Betta; la dottoressa Patrizia Monterosso, direttrice della Fondazione Federico II; Laura Lusuardi, Fashion Coordinator di Max Mara Fashion Group; l’onorevole Maddalena Morgante; Federica Palmeri, fondatrice del progetto Nilde.
Successivamente, alle 18.30, a Sala d’Ercole, ci sarà il concerto dell’orchestra giovanile della Fondazione del Teatro Massimo con il coro di voci femminili; alle 19 una sfilata di donne multietniche al loggiato ‘Piano Parlamentare’. Infine, alle 19.30, al “Corridoio Mattarella” una cena di gala a buffet organizzata dall’azienda Fiasconaro e dall’associazione Ted.
La sensibilizzazione a fianco dell’Arma
A Scicli, nel ragusano, Confeserfidi ha organizzato nella sua sede un incontro di sensibilizzazione sul tema della violenza delle donne. L’ evento è stato realizzato in collaborazione con la “Casa delle Donne” di Scicli e ha visto la partecipazione attiva di una rappresentanza della tenenza dei carabinieri di Scicli, coinvolgendo tutte le risorse del confidi. Carmela Asta, portavoce di Confeserfidi, in una breve introduzione, ha relazionato in merito all’adesione di Confeserfidi al protocollo d’intesa, sottoscritto dall’Abi, l’associazione bancaria italiana e dal ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità. Protocollo che mira alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica.
Carmela Asta ha illustrato l’impegno concreto di Confeserfidi nella lotta contro la violenza di genere, delineando le ragioni della partecipazione attiva dell’intermediario nell’attività di sensibilizzazione, in un momento cruciale in cui i fatti di cronaca inducono a fare delle riflessioni su come intervenire per evitare il ripetersi di eventi di violenza.
Una squadra in rosa
“Con il 58% di presenza femminile in Confeserfidi – ha dichiarato la dottoressa Asta – non intendiamo rimanere in silenzio di fronte a un problema così rilevante e urgente. La nostra missione è fondata sull’azione, e oggi l’abbiamo voluta concretizzare sposando, con convinzione, questa iniziativa che ci vede attivi con questo evento rivolto a tutti i colleghi di Confeserfidi per far conoscere una realtà,la “Casa delle donne”, che lavora, nel continuo, e che è a disposizione della comunità”. Durante l’incontro, la presidente della Casa delle Donne, Melania Carrubba, ha relazionato in merito alla storia e al ruolo dell’associazione sul territorio, illustrando le diverse attività con le quali l’associazione e le volontarie agiscono e sono presenti, a supporto delle famiglie e dei soggetti fragili. Focalizzando la sua esposizione sul ruolo determinante dell’associazione, finalizzato all’assistenza alle donne vittime di violenza.
Come intervengono le forze dell’ordine
Josephine Statello, consigliera della “Casa delle Donne”, ha relazionato in merito agli aspetti legali e alle procedure necessarie a gestire i casi di violenza. Offrendo una panoramica sulle casistiche gestite dall’associazione, sottolineando la sempre necessaria e proficua sinergia con le istituzioni. I militari dell’Arma dei carabinieri, nelle persone del maresciallo Mattia Paolino e dall’appuntato Paola Zara, nei loro interventi, hanno esposto le attività nel territorio, delineando le possibili azioni che possono essere intraprese per il contrasto dei fenomeni di violenza domestica. Hanno, inoltre, fornito indicazioni operative su come affrontare tali situazioni, sensibilizzando in merito alla collaborazione con le forze dell’ordine nella lotta contro la violenza di genere.
In ultimo, la vicepresidente di “Casa delle Donne”, Melissa Verdirame, ha parlato della valenza dell’iniziativa denominata ‘Posto Occupato’. “Abbiamo simbolicamente occupato una poltrona – ha detto – con un drappo rosso per ricordare tutte le donne che hanno perso la vita vittime di violenza, che avrebbero potuto trovarsi qui con noi oggi”. Ad essere ringraziata Confeserfidi per avere aderito all’iniziativa riservando un ‘Posto Occupato’ nella sala del consiglio di amministrazione.
A Messina
L’Asp di Messina ha organizzato invece per lunedì 27 novembre, nell’aula del presidio ospedaliero di Patti, un incontro che coinvolge la comunità professionale in veste di relatori e di partecipanti. Sarà presnetato l’impegno dell’Azienda, attraverso il sistema dei suoi servizi territoriali e ospedalieri sul tema nella prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza di genere. In ambito territoriale, i Consultori Familiari sono i servizi sentinella ai quali le donne si rivolgono per una prima accoglienza e ascolto e che hanno un ruolo elettivo nei programmi scolastici di educazione all’affettività. I team multiprofessionali, infatti, promuovono all’interno delle classi percorsi di riflessione e sensibilizzazione sui temi dell’educazione alla relazione e alla parità di genere.
Il recente progetto
Il più recente progetto aziendale “Ascolta il tuo corpo e seguimi”, finanziato dalla Regione Siciliana, ha permesso di intensificare gli interventi nelle scuole. E quindi di implementare gli spazi consultoriali dedicati alle nuove generazioni. Tutto questo accompagnato da una significativa campagna di comunicazione sociale che ha fatto ricorso ad un linguaggio più smart e friendly. L’Asp è poi impegnata nella presa in carico del problema con i pronto soccorso dei suoi presidi ospedalieri, distribuiti in tutta la provincia. Sono dotati di procedure dedicate, come il “Codice Rosa” e con i servizi specialistici rivolti al sostegno psicologico, all’elaborazione del trauma e alla presa in carico della violenza assistita e, dunque, dei più piccoli. I servizi dell’Asp, ancora, nelle diverse realtà locali, sono in rete con le altre istituzioni coinvolte. Quindi forze dell’ordine e servizi sociali degli enti locali, con i centri di ascolto, le case rifugio e le associazioni di settore.
Il tavolo tecnico aziendale
L’azienda sanitaria ha anche istituito il tavolo tecnico aziendale con compiti precisi di coordinamento della politica aziendale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere che opera con i suoi 4 gruppi di lavoro dedicati al monitoraggio delle procedure, alla formazione e comunicazione, all’educazione alla salute e alla ricerca e sviluppo. Lo stesso comitato unico di garanzia dell’azienda, con compiti istituzionali precisi in tema di iniziative per le pari opportunità e lotta alle discriminazioni, promuove azioni positive rivolte a tutto il personale aziendale per la promozione della parità di genere e lotta alle discriminazioni. In questo quadro, l’evento di lunedì 27 novembre richiama il senso di un impegno quotidiano per ribadire che per i servizi sanitari aziendali ogni giorno è 25 novembre.
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