La Sicilia unica regione italiana presente alla Hungarian Down Foundation per la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, istituita dall’Onu nel 2012 giorno 21 marzo per ricordare il nome della sindrome Trisomia 21.
Quest’anno al centro della Giornata l’”Inclusion means” “per raccontare chi sono, come vivono, le prospettive e l’importanza dello sport per le persone con sindrome di Down”, come hanno spiegato i presidenti di Sport21 Italia e Sicilia, Sergio Silvestre e Giampiero Gliubizzi, arrivati questa mattina a Budapest ospiti della Fondazione per condividere con i partner ungheresi, di Grecia, Spagna, Lituania e Ungheria i risultati del progetto europeo #idosport, che promuove la pratica sportiva come veicolo di benessere e di inclusione sociale tra persone con disabilità relazionali e intellettuali.
Come ha detto il presidente dell’Omceo di Palermo nel suo intervento a Villa Magnisi sabato scorso durante il convegno “Sosteniamoci insieme. Adultità, individualità e dopo di noi”, “quando l’integrazione non è compassione, ma realmente attiva facendo svolgere a questi ragazzi qualcosa di importante per la società, ha un ruolo determinante sul benessere di chi ne è affetto. In questo momento, purtroppo, siamo distratti da eventi piuttosto importanti, la guerra in Ucraina e il covid, ma non bisogna mai dimenticare ciò che non fa rumore perché la sindrome di down è un problema molto serio che coinvolge in Italia circa 38mila persone. Non esistono statistiche esatte, ma si stimano circa 500 nascite all’anno con questa condizione”.
Il progetto “Sosteniamoci insieme” è stato promosso dall’assessorato regionale alla Famiglia e realizzato dall’associazione Sport21. Il progetto ruota attorno alla coltivazione dei prodotti attraverso la conoscenza delle principali tecniche di produzione e di trasformazione ecosostenibili dei grani antichi siciliani e degli ortaggi. È stato messo in campo per sviluppare attraverso attività concrete, momenti di inclusione e di aggregazione, un approccio consapevole dei ragazzi affetti dalla sindrome.
“L’obiettivo – ha detto Giampiero Gliubizzi – è avviare percorsi che possano portare questi ragazzi ad una vita indipendente”.
Nel caso specifico dell’iniziativa “Sosteniamoci insieme. Adultità, individualità e dopo di noi”, i ragazzi sono stati coinvolti nel processo di trasformazione dei cereali fino alla produzione della birra grazie al supporto del birrificio Bruno Ribaldi.
La Fondazione ungherese sindrome di Down è nata per garantire che il maggior numero possibile di bambini con disabilità intellettiva vengano cresciuti all’interno delle proprie famiglie e vivano una vita indipendente una volta diventati adulti.