In 45 province oltre 500 casi su 100mila abitanti, sistema testing in tilt e troppi falsi negativi e rischio paralisi. Lancia l’allarme la fondazione Gimbe nel suo monitoraggio settimanale. “Il ricorso sregolato ai tamponi rapidi da parte di soggetti asintomatici contribuisce ad alimentare false sicurezze, visto il 30-50% di falsi negativi”, dice Gimbe, che segnala anche l’espansione del mercato nero.
Nella settimana dal 22 al 28 dicembre si rileva un aumento di nuovi contagi da Sars-Cov-2 in tutte le regioni, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano e si va dal 9,6% del Friuli-Venezia Giulia al 257,6% dell’Umbria. Mentre in 45 province si registrano oltre 500 casi per 100.000 abitanti. E’ quanto emerge dal nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe che evidenzia come “il sistema di testing è già in tilt, ci sono troppi falsi negativi nei tamponi antigenici e con l’emersione di un numero enorme di casi si rischia un lockdown di fatto, indipendentemente dalla modifica delle regole sulla quarantena”.
Le 45 Province in cui, nella settimana dal 22 al 28 dicembre, l’incidenza di nuovi casi supera i 500 per 100.000 abitanti sono: Milano (1.243), Lodi (1.158), Monza e della Brianza (1.023), Varese (907), Perugia (896), Pavia (891), Siena (835), Alessandria (821), Como (817), Terni (812), Imperia (763), Arezzo (739), Firenze (719), Treviso (708), Vicenza (682), Rimini (678), Cuneo (677), Padova (671),
Cremona (669), Novara (661), Venezia (658), Biella (653), Verbano-Cusio-Ossola (643), Asti (643), Torino (641), Lecco (608), Verona (602), Bergamo (590), Brescia (586), Aosta (569), Sondrio (550), Trento (546), Massa Carrara (533), Mantova (532), Forli’-Cesena (529), Rovigo (529), Lucca (527), Reggio nell’Emilia (527), La Spezia (525), Ravenna (525), Prato (522), Napoli (521), Trieste (521), Pisa (513) e Rieti (508).
Nelle ultime due settimane il numero dei tamponi totali è passato da 3.750.804 del 8-14 dicembre a 5.175.977 del 22-28 dicembre (+38%), sia per l’incremento sia dei tamponi rapidi (+38,7%) che molecolari (+36,3%). Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe che mette in guardia: “la corsa ai tamponi senza regole sovraccarica il sistema di testing, impedendo di testare con tempi adeguati chi ne ha
realmente bisogno”; inoltre, il ricorso sregolato ai tamponi rapidi da parte di soggetti asintomatici contribuisce ad alimentare false sicurezze, visto il 30-50% di falsi negativi. Infine favorisce l’espansione del mercato nero”.