Sono stati assunti dalla Fondazione Giglio di Cefalù 14 infermieri con contratto a tempo indeterminato che andranno a ricoprire i ruoli di colleghi assorbiti da altre aziende sanitarie.
“Ringrazio la direzione amministrativa e l’ufficio del personale – ha detto il presidente Giovanni Albano – che in meno di 72 ore hanno provveduto all’assunzione dei nuovi infermieri garantendo in tal modo una continuità assistenziale”.
I 14 neo infermieri entreranno in servizio tra oggi e il 1 febbraio e saranno assegnati, ai reparti, in base alle competenze e alle esperienze già maturate.
La Fondazione Giglio ha anche pubblicato un avviso di lavoro per la creazione di una “long list” di infermieri da assumere con contratti a tempo indeterminato o determinato. L’avviso è pubblicato nella sezione “lavora con noi” del portale ospedalegiglio.it.
Intanto, anche in Sicilia gli infermieri incrociano le braccia per rivendicare maggiore attenzione dalle istituzioni. Il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, ha proclamato un giorno di sciopero per il prossimo venerdì 28 gennaio e scenderà in piazza a Palermo davanti a Palazzo d’Orleans dove dalle 10 giungeranno lavoratori da tutte le province dell’Isola.
Condizioni di lavoro inaccettabili, mancato riconoscimento delle competenze, gravi carenze d’organico con un rapporto paziente-infermiere molto spesso sotto la soglia di guardia: questi alcuni dei motivi che hanno spinto la sigla autonoma a protestare in tutta Italia.
Alla manifestazione del sindacato degli infermieri nella confederazione Cgs hanno aderito anche l’Asoss in rappresentanza degli operatori socio sanitari e diverse altre sigle e associazioni.
“La nostra professione è sempre più svalutata – segnala Salvatore Calamia, coordinatore regionale del Nursind – e il nostro stipendio è tra i più bassi d’Europa. Sono elementi che stridono con gli applausi e gli elogi ricevuti in questi anni di pandemia durante i quali siamo diventati degli eroi ma solo a parole, continuando a sopportare in maniera drammatica tutto il peso dell’emergenza”.