“Efficace” il piano regolatore di Giardinello, nel Palermitano, che era stato a suo tempo varato nel 2017 dall’allora commissario ad Acta. Ieri sera l’approvazione in aula da parte de consiglio comunale. Uno strumento urbanistico moderno, uno dei primi che viene approvato in Sicilia dopo la legge regionale del 13 agosto 2020. Le grandi novità saranno quelle che si potrà implementare strada facendo e i vari iter autorizzativi saranno possibili senza eccessive lungaggini, vale a dire senza dover passare da autorizzazione preventive dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente.
“Con la delibera di presa d’atto del consiglio comunale – afferma il sindaco di Giardinello, Antonio De Luca – si ‘sigilla’ l’esecutività del Prg. Siamo uno dei pochi Comuni della Sicilia che si è trovato nelle condizioni di rendere esecutivo il piano grazie alla normativa regionale. Tutto ciò anche grazie all’impegno di questa amministrazione nel portare avanti i pareri propedeutici e necessari, tra decreto Vas e parere della soprintendenza. Senza di essi non si sarebbe potuto rendere lo strumento più importante della pianificazione comunale esecutivo”.
I requisiti fondamentali che l’attuale governo cittadino ha perseguito sono stati quelli di avere completato l’iter procedurale. Ad essere stati acquisiti anche il parere motivato Vas e tutti i pareri e dei piani sovraordinati. “Questo ci ha permesso – aggiunge il primo cittadino – di acquisire i requisiti previsti dalla normativa per far scattare l’immediata esecutività del piano regolatore, evitando le innumerevoli lungaggini burocratiche relative al normale iter approvativo. Solo grazie alla nostra tenacia e soprattutto all’impegno costante del nostro ufficio tecnico abbiamo raggiunto questo straordinario traguardo”.
Da oggi in poi l’adeguamento al parere motivato Vas ottenuto nel 2020, consentirà di bypassare, per i piani attuativi e le loro varianti, le infinite procedure per l’ottenimento delle valutazioni ambientali strategiche. Questo perché il Prg è già adeguato alle prescrizioni dettate dalla commissione tecnica specialistica dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente. Questo si traduce nello snellimento delle procedure autorizzative sia per i procedimenti più complessi, ma anche per quelli più semplici.