Si è tenuta la presentazione del libro fresco di stampa “Le tonnare da Capo Granitola e Sciacca – Il ritorno della memoria” di Gianluca Serra. La pubblicazione ufficialmente presentata quest’oggi a Sciacca nell’atrio della Giummare.
Le avventure e le disavventure dei Rais. Gli album fotografici e i racconti degli amministratori di fabbrica. I canti dei pescatori e il taccuino in inglese dell’etno-musicologo americano Alan Lomax. Tutto materiale inedito magistralmente raccontato da Gianluca Serra.
All’incontro organizzato dal Rotary club di Sciacca parteciperanno anche esperti di tonnare come il giornalista Ninni Ravazza, l’avvocato Fabrizio di Paola e il docente universitario Sergio Bonanzinga.
Racconta Gianluca Serra, funzionario Ue a Strasburgo ma palermitano di nascita. “Questo libro nasce quasi per caso. La mia curiosità sul mondo delle tonnare mi ha spinto a raccogliere materiale e, facendo ricerche sullo stabilimento di Capo Granitola, sono emersi tantissimi documenti storici e fotografici totalmente inediti sulla tonnara di Sciacca”.
Quasi nulla, infatti, si sapeva del passato della Tonnara di Sciacca che ha origini antichissime. Le prime notizie di tonnara ‘fissa’ risalgono al 1492 e degli imprenditori che si sono succeduti nei secoli. Adesso in quasi 400 pagine, corredato di foto, mappe e disegni, il volume edito dalla Melquart Communication racconta dettagliatamente la vita delle due tonnare fino ai giorni nostri. Lo stabilimento di Capo Granitola, infatti, oggi è sede del Cnr mentre la Tonnara di Sciacca è stata totalmente ristrutturata e trasformata in un elegante complesso turistico sul mare.
“Con la ristrutturazione della Tonnara di Sciacca siamo in presenza di un esempio straordinario di rivalutazione e valorizzazione architettonica di un luogo del passato”.