Due medici sono stati iscritti nel registro degli indagati nell’ambito delle indagini sulla morte di Giusy Ranucci la modella di 22 anni, stroncata da un malore misterioso nella sua casa di Partanna Mondello quasi due anni fa.
Si tratta del medico del pronto soccorso in servizio a Villa Sofia una sera di due mesi prima del decesso che la visitò quando la ragazza si presentò denunciano affaticamento atipico e del cardiologo dell’Asp che la vide qualche settimana dopo.
Giusy Ranucci era stata trovata morta dai genitori il 22 novembre 2014 nell’abitazione di famiglia in via Cassiopea, a Partanna Mondello. Aveva 22 anni.
La giovane era abbastanza nota a Palermo. Alta, mora, bellissima, la ragazza faceva la modella e nel 2009 aveva vinto il titolo di “Miss Fano Italian Star”.
Qualche giorno prima del decesso, Giusy avrebbe avvertito un malore al petto e per questo si era fatta controllare al pronto soccorso dove le erano stati prescritti degli esami di accertamento.
I genitori però l’avevano trovata ormai cadavere sul letto della propria stanza, ove era solita riposare. Inutile la corsa dei soccorritori del 118, la ragazza era morta.
Sul suo corpo, non erano stati rilevati segni di violenza e gli indizi a disposizione avevano fatto propendere per l’ipotesi di una morte naturale.
Sul corpo della modella era stata eseguita l’autopsia, che non aveva tuttavia chiarito le cause del decesso. Erano stati pertanto disposti nuovi esami tossicologici ed istologici. La Procura di Palermo aveva aperto un’inchiesta.
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