il progetto Beyond Epica

Ghiaccio di 1,2 milioni di anni fa in Antartide, un siciliano nel gruppo di ricercatori

E’ siciliano, originario di Enna, Federico Scoto, uno dei tre ricercatori italiani, protagonista della scoperta del ghiaccio più antico, rinvenuto nell’Antartide risalente a circa 1,2 milioni di anni fa.

La scoperta

Il rinvenimento, a cui hanno preso parte in tutto 16 scienziati, che fanno parte del progetto Beyond Epica, appartenenti ad una decina di paesi dell’Unione europea, è avvenuto sulla piattaforma antartica. Una scoperta straordinaria che consentirà di studiare il clima terrestre. Il ricercatore ennese è stato intervistato dal quotidiano nazionale, il Corriere della Sera, a cui ha raccontato l’esperienza condivisa con i suoi colleghi. “Siamo arrivati a poco più di 2.800 metri sotto la calotta, dove il ghiaccio ha un’età di 1 milione e 200 mila anni” ha detto.

La lettura del clima

Secondo quanto appreso dal Corriere, sentendo anche altri ricercatori, la scoperta potrebbe consentire non solo di comprendere il clima del passato ma anche quello futuro, il che sarebbe straordinario tenuto conto delle difficoltà del pianeta alla prese con cambiamento climatico dirompente.

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Gli effetti del cambiamento climatico

La Sicilia e la zona centrale dell’isola, tra cui l’Ennese, conoscono bene gli effetti, culminati con una siccità senza precedenti che hanno alimentato una emergenza idrica drammatica anche se su questo aspetto molte delle responsabilità sono politiche per via di una pianificazione lacunosa con dissalatori prima realizzati e poi abbandonati, condotte idriche disastrate, mancata ricerca di fonti ed invasi gestiti in modo approssimativo.

Lo studio

Le carote di ghiaccio del progetto Beyond Epica offriranno informazioni senza precedenti sulla Transizione del Medio-Pleistocene, un periodo compreso tra 900.000 e 1,2 milioni di anni fa, quando i cicli glaciali rallentarono da intervalli di 41mila anni a 100mila anni.

Il mistero

Le ragioni di questo cambiamento, come riportato dall’AGI, rimangono uno dei misteri più complessi delle scienze climatiche, che questo progetto mira a risolvere. “Attualmente siamo nel sesto e penultimo anno di finanziamento europeo – afferma all’AGI  Chiara Venier, tecnologa della ricerca presso il Cnr-Isp e project manager di Beyond Epica – questo straordinario risultato ha permesso al progetto di rispettare il piano di lavoro concordato con la Commissione Europa”.

 

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