Delle criticità del sistema integrato dei rifiuti, emerse anche nel dossier presentato nei giorni scorsi dall’Anci Sicilia, e dei costi eccessivi dell’energia elettrica si è parlato durante il Consiglio regionale dell’Associazione che ha deciso all’unanimità di chiedere un incontro urgente al presidente della Regione richiamando lo spirito di collaborazione istituzionale al fine di individuare le possibili iniziative da attuare.
Nella nota inviata a Schifani è stata ulteriormente puntualizzata l’insostenibilità dei costi che ingessano i bilanci comunali e che incidono pesantemente sui cittadini, aggravando complessivamente le situazioni economiche delle famiglie e delle imprese.
Amenta, “Forte preoccupazione da parte dei sindaci”
“Esiste – precisa il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta – una forte preoccupazione da parte dei sindaci per le conseguenze derivanti dall’annullamento del DDG n. 1389 del 7 novembre 2023 del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti che destinava 45 milioni di euro a quasi 200 comuni dell’Isola per spese sostenute nel periodo giugno 2022 – luglio 2023. L’annullamento del Decreto, intervenuto senza l’individuazione di una diversa fonte di copertura finanziaria, rappresenta un fatto che espone ulteriormente i comuni sul piano finanziario determinando un vero e proprio ‘buco’ nei bilanci”.
“Chiesta proroga termine per approvazione bilanci previsione”
“Come Anci Sicilia – continua Amenta nella nota inviata al presidente della Regione – abbiamo già chiesto la proroga del termine per l’approvazione dei bilanci di previsione in atto fissato al 15 marzo 2024. L’approssimarsi di tale scadenza e di quella per l’approvazione dei PEF (Piano Economico Finanziario) relativo al servizio di gestione dei rifiuti urbani sta mettendo la gran parte delle amministrazioni comunali di fronte al rischio di compromettere irreparabilmente il “patto sociale” con i cittadini”.
In arrivo 60 milioni per extracosti sui rifiuti
Il mese scorso, nel corso dell’audizione di stamattina in Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta da Giuseppe Carta e svoltasi alla presenza dell’assessore regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, Giovanni Di Mauro, il presidente e il segretario generale dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano hanno ribadito la richiesta di rifinanziamento del decreto, revocato il mese precedente, che prevedeva l’utilizzo di 45 milioni, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione, a copertura dei cosiddetti ‘extracosti’ nel settore dei rifiuti sostenuti dai Comuni siciliani nel secondo semestre 2022 e nel primi sei mesi del 2023 e la richiesta di copertura degli ulteriori costi relativi al 2024”.
“In assenza dell’intervento richiesto si avranno gravissime ripercussioni sui bilanci dei comuni, molti dei quali si trovano già in una condizione di dissesto e predissesto e inevitabili e ulteriori ricadute sulle tasche di cittadini e imprese”. Hanno dichiarato i vertici dell’Anci Sicilia.
“Abbiamo preso atto delle rassicurazioni dell’assessore di Mauro – conclude il presidente Amenta – e attendiamo di conoscere, a breve, il testo dell’emendamento, la fonte di copertura e i tempi di erogazione dei 60 milioni previsti”.
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