Nuovo furto con spaccata nel negozio Punto pizzo free l’emporio in corso Vittorio Emanuele a Palermo, punto vendita di prodotti tipici siciliani che fa parte dell’associazione Addiopizzo.
Sono stati i proprietari a chiedere l’intervento dei carabinieri dopo avere notato l’ingresso di qualcuno nel negozio dalla telecamere. I ladri hanno portato i soldi che c’erano in cassa. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza per risalire agli autori del colpo. Si tratta dell’ennesima attività commerciale presa di mira dai ladri in pieno centro a Palermo.
Pochi giorni fa i ladri sono entrati con un piede di porco con il quale hanno forzato l’ingresso del Chiosco cucina&drink che si trova in via Libertà, all’angolo con via Agrigento. La scorsa settimana due malviventi hanno preso di mira il ristorante St’Oliva, in via Principe di Villafranca dove hanno portato via e 50 euro e bottiglie. La scorsa settimana, invece, a subire la spaccata è stata la Rinascente in via Roma.
Il prezioso metallo, che al mercato nero viene rivenduto tra i sette e i nove euro al chilo, avrebbe reso ai ladri circa 400 euro a fronte di danni rilevanti causati alla cittadinanza. La Polizia di Stato di Niscemi ha tratto in arresto, un 38enne e un 35enne, nella flagranza di reato di furto aggravato.
Dal mese di novembre a Niscemi sono stati registrati una serie di furti di cavi di rame dell’illuminazione pubblica nella zona di contrada Piano Mangione. Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, infatti, sono intervenuti più volte per effettuare sopralluoghi e, unitamente a personale della ditta che si occupa della manutenzione dell’impianto dell’illuminazione pubblica, hanno appurato che l’infrastruttura era stata danneggiata da parte di ignoti ladri. Con i tecnici preposti, sono stati ispezionati alcuni pozzetti ed è stato riscontrato l’ammanco di alcuni cavi della linea elettrica che conduce ad un tratto di pubblica illuminazione in via Italia.
Lo scorso 11 dicembre gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza sono intervenuti in contrada Dirillo, dove erano state segnalate alcune “fumarole”, ancora calde; tra le fiamme stavano, infatti, bruciando cavi elettrici per eliminare la guaina dal conduttore in rame per essere poi rivenduto.
Alla luce dei gravi indizi raccolti, i poliziotti hanno predisposto appositi servizi di controllo presso gli impianti della zona, notando un giovane che, dopo aver aperto un tombino e armeggiando al suo interno, si è allontanato a bordo di un’autovettura sopraggiunta condotta da un altro soggetto, dopo avervi riposto alcuni oggetti. Gli agenti a quel punto hanno fermato il mezzo e, a seguito della perquisizione eseguita all’interno del bagagliaio, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 60 metri di cavi di rame oltre ad attrezzi utilizzati per il taglio: una tronchese con manici rivestiti con materiale in gomma isolante e un coltello a serramanico.
I due uomini, di nazionalità romena, sono stati arrestati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria. Su richiesta della Procura della Repubblica di Gela, i due arrestati sono stati sottoposti a giudizio direttissimo e, all’esito dell’udienza, il Giudice ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma presso l’ufficio di Polizia, tre volte a settimana, e la prescrizione di non allontanarsi da casa nelle ore serali e notturne.