Palermo

Furti notturni a Palermo, enoteca e negozio di ceramiche nel mirino

I colpi notturni in un’enoteca e in un negozio della città non conoscono sosta e giorno dopo giorno allungano i mattinali delle forze dell’ordine con le notizie di reato. La polizia indaga su due assalti compiuti nella notte a cavallo tra mercoledì e giovedì tra via La Marmora e via Massimo d’Azeglio, dove i ladri, pressoché indisturbati, hanno preso di mira le ceramiche di Susanna De Simone e il wine bar Divino in birra, locali che si trovano a cinquanta metri di distanza.

Assalti e razzie

Nel primo esercizio commerciale i malviventi hanno provato a forzare la saracinesca senza riuscire a portare a termine il colpo; nell’altro, dopo avere scardinato la pesante serranda di metallo, hanno sfondato l’ingresso con un piede di porco e sono piombati dentro facendo razzia di merci e del poco denaro custodito nella cassa. In fretta e furia, i banditi hanno preso un televisore, bottiglie e le monete lasciate dal gestore, mettendo tutto a soqquadro. Le incursioni dei ladri sono state scoperte all’orario di apertura, quando i titolari hanno avvisato le forze dell’ordine per presentare la denuncia e si sono messi al lavoro per riparare i danni e riavviare le attività.

Riparazioni e indagini

Ieri mattina, nel negozio De Simone di via d’Azeglio, gli operai di una ditta specializzata hanno compiuto gli interventi per riparare la saracinesca, mentre il titolare di Divino in birra ha dato una sistemata al suo locale per continuare a ricevere i clienti. I commercianti finiti nel mirino sono molto amareggiati e aspettano che i poliziotti possano fare luce sugli assalti e individuare i responsabili. Gli agenti hanno provato ad acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza installati nella zona nel tentativo di dare un volto ai malviventi. A giudicare dalle modalità dei colpi, ad agire potrebbero essere stati dei tossicodipendenti. Sempre più spesso in città i consumatori di crack, nuovi schiavi della droga sintetica, si rendono responsabili di colpi mordi e fuggi per racimolare qualcosa da potere rivendere al mercato nero per procurarsi le dosi. Un fenomeno che desta grande allarme sociale e che alimenta una catena di reati, facendo crescere il senso di insicurezza di cittadini ed esercenti.

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Richiesta di maggiori controlli

Da anni, ormai, i commercianti e le associazioni di categoria chiedono maggiori controlli delle forze dell’ordine soprattutto nelle ore notturne. Furti e raid di varia di natura si contano a decine. Peraltro, in un’epoca in cui gli incassi sono crollati e le difficoltà per fare quadrare i conti sono enormi, quando a un esercente vengono portati via prodotti per decine di migliaia di euro si crea una situazione economica difficile da affrontare: c’è la necessità di rifornirsi di nuova merce e di dovere affrontare spese per le necessarie riparazioni. Se ciò avviene in una situazione di bilanci non floridi, il rischio di uno stop all’attività è molto alto.

Spese supplementari per la sicurezza

Le incursione di ladri e tossicodipendenti comportano per i gestori dei locali spese supplementari per impianti d’allarme e sistemi di videosorveglianza, ma anche per la riparazioni dei danni subiti soprattutto quando le incursioni vengono compiute con la cosiddetta tecnica della spaccata.

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