- Celebrati i funerali della bimba palermitana di 10 anni morta per asfissia durante una ‘sfida’ su Tik Tok
- Sulla dolorosa vicenda interviene Nino Minardo, segretario regionale della Lega
- La proposta di corsi di educazione alla multimedialità in tutte le scuole
Sono stati celebrati oggi a Palermo i funerali di Antonella Sicomero, la bimba di 10 anni morta per asfissia durante una assurda ‘sfida’ sul social Tik Tok.
Sulla vicenda interviene Nino Minardo, segretario regionale della Lega con una nota.
“Nell’assoluto rispetto – dice Minardo – di un dolore privato, intimo e immenso, il più grande che esista, ritengo che i funerali di Antonella Sicomero, celebrati oggi a Palermo, debbano spingere all’azione chi si occupa della “cosa pubblica”. Perché questa morte ha ulteriormente portato alla ribalta un gravissimo problema che riguarda tutti ovvero le insidie che i social riservano ai minori. In attesa dei risultati del lavoro degli inquirenti sappiamo che l’ipotesi più probabile è che la bambina si sia chiusa in bagno per partecipare a un “black out challenge”, un gioco assurdo che gira su Tik Tok: ci si lega una cintura o una corda al collo, si trattiene il respiro e col telefonino si condivide in diretta la folle sfida. Antonella, 10 anni, purtroppo è morta per asfissia”.
Educazione alla multimedialità
“Alla Camera dei deputati – aggiunge il segretario regionale della Lega – già alla fine del 2018 avevo depositato una proposta di legge per “l’introduzione della disciplina dell’educazione alla multimedialità nelle scuole di ogni ordine e grado per l’uso consapevole del web”. Il tema adesso intendo rilanciarlo e portarlo a compimento con il massimo impegno a Roma e, da segretario regionale della Lega, pure con una serie di iniziative che coinvolgano la nostra deputazione all’Ars e la Lega Giovani Sicilia con i suoi due responsabili regionali, Alessandro Lipera e Giuseppe Miccichè”.
Bambini e ragazzi utilizzatori dei social
Prosegue Minardo: “Al di là del caso specifico della piccola Antonella è chiaro che lockdown, restrizioni e limitazioni ai contatti sociali vari abbiano aumentato a dismisura nell’ultimo anno il tempo che bambini e ragazzi passano con lo smartphone in mano. Ovviamente per i social non posso e non voglio immaginare nessuna censura e per molti versi i nuovi strumenti tecnologici legati alla comunicazione sono utili e preziosi ma dobbiamo esigere per i nostri figli la conoscenza delle forme e delle regole per l’utilizzo consapevole dei media con lezioni tenute con l’ausilio di esperti nel settore”.
La proposta e l’appello alla scuola e ai genitori
Conclude l’esponente della Lega: “Dunque la scuola deve adattarsi ai tempi e includere, nella sua offerta formativa, almeno una se non due ore settimanali di educazione alla multimedialità, partendo dalle elementari per finire alle superiori. Immagino poi un’assistenza concreta dello Stato anche per le famiglie: tanti papà e mamme ignorano che nel web girano personaggi oscuri, menti criminali e disturbate, individui pericolosissimi e in grado di irretire bambini e ragazzini. Per entrambi i casi sarà possibile attingere alle nuove risorse del “Recovery Plan”. Oggi infine, un pensiero lo voglio rivolgere ai genitori della piccola Antonella. Mi hanno colpito il loro spirito civico e la loro enorme forza d’animo quando, subito dopo la dichiarazione della morte cerebrale della bimba, hanno dato il consenso all’espianto e alla donazione degli organi. Un gesto eccezionale di cui i palermitani, i siciliani e tutta la collettività, pure in un momento di enorme dolore e raccoglimento, possono e devono essere fieri”.
Commenta con Facebook