È il giorno dei funerali, alla Cattedrale di Palermo, di Angelo Onorato, l’architetto marito dell’eurodeputata Francesca Donato trovato morto nella sua auto con una fascetta di plastica attorno al collo. In centinaia sono arrivati, già prima dell’ingresso del feretro, per dare l’ultimo saluto ad un uomo certamente molto amato.

Gli scranni della chiesa madre di Palermo erano gremiti di gente tanto che i turisti sono stati lasciati fuori per l’occasione. Presenti diversi esponenti della politica, sia di maggioranza che di opposizione, con Totò Cuffaro, segretario della Dc, apparso molto provato e che aveva scritto in un post: “Tutta la Dc sarà raccolta per donare l’estremo, dovuto tributo ad Angelo, uomo che è stato capace di toccare il cuore di tutti noi”.

Le parole di padre Sarullo

L’ho conosciuto anni fa, ci sono state sempre occasioni di incontrarci, l’ultima per i 25 anni di matrimonio, è stato un bel momento – dice padre Filippo Sarullo, parroco che ha celebrato la funzione -. Da parte mia non possono che esserci parole di conforto per la famiglia, per Francesca e i suoi figli, a cui dico di aggrapparsi alla fede. La sua morte ha sconvolto la comunità di tutta la città”. Parole che padre Sarullo ha ripetuto durante l’omelia, ricordando “quanto fosse stata felice quella giornata per i 25 anni di matrimonio, una famiglia unita”. Il parroco ha annunciato anche una raccolta fondi in favore della Caritas, con i soldi che dovevano servire per i fiori del funerale. “In molti volevano portare dei fiori. Ma Francesca ha detto di non volerli in quanto sarebbero andati sprecati – ha detto padre Filippo Sarullo nella sua omelia -. Così si è pensato di fare una donazione a chi ne ha più bisogno in questa città”.

Carmelo Pace: “Suicidio? Non vedo motivi”

Alla cerimonia religiosa hanno partecipato molti esponenti e dirigenti della Nuova Dc. Fra questi il capogruppo all’Ars Carmelo Pace: “Era una persona solare. Lui e Francesca erano un punto di riferimento. Il suicidio per quale motivo? Per quello che so io non ha senso, è giusto fare luce sulle circostanze. Ci stavamo organizzando per le Europee, stavamo organizzando delle manifestazioni, c’erano progetti per il futuro. Lui era una parte integrante del nostro partito, ci sentivamo spesso, fino a poche ore prima della tragedia”.

Donato: “Questa sarà sempre la mia battaglia”

“Voglio ringraziare tutti, le forze dell’ordine, la magistratura, combattono sempre per la giustizia. Questa sarà sempre e per sempre la mia battaglia, per tutti noi e per gli altri”, ha detto la moglie Francesca Donato, ringraziando i presenti alla messa.

La sorella: “Spero che tutto questo non sia vero”

Ho chiuso gli occhi solo poche ore per notte. Quando li riaprivo speravo sempre che tutto questo non fosse vero. E’ atroce, profondamente ingiusto. Spero che sia fatta giustizia, consapevole però che nessuno ci permetterà mai di riabbracciarti. Allora saremo costretti a farti vivere in un modo diverso, nei nostri cuori e nelle nostre menti – ha detto la sorella di Onorato, Laura, in un ricordo durante il funerale -. Lasciavi il segno, eri bello da morire, straordinariamente ironico, ipnotizzavi tutti con i tuoi racconti di vita vissuta, più di tutti la tua cara nipotina Beatrice, per dirle una delle tue tante storie pazzeschi. Sorridevi sempre. Quando qualcuno si dilungavi iniziavi ad annuire e concludevi con “Vabbè, ho detto tutto”. Si potrebbe scrivere un libro su Angelo. Sant’Agostino diceva che la morte non è niente, sono solo passato dall’altra parte. Non sarà facile affrontare tutto questo senza di te”.

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