I funerali di Enrico Fertitta, il bimbo morto annegato in una piscina a Sferracavallo, si terranno oggi alle 9 nella chiesa di Santa Teresa in via Filippo Parlatore a Palermo. La piccola bara sarà circondata dall’affetto di quanti hanno avuto la gioia di conoscere il vivace bimbo con il sorriso contagioso, e dalle lacrime di un’intera città che si stringe attorno ai suoi cari in questo giorno di immenso dolore.
La tragica dinamica dell’incidente
La tragedia si è consumata nella villa di via del Tritone 13G a Sferracavallo. Il piccolo Enrico Fertitta, che avrebbe compiuto 3 anni il giorno successivo, è morto annegato nella piscina della villa di famiglia dove si trovava in vacanza con i genitori e il fratello di 8 anni. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 15, mentre i familiari riposavano, il bimbo si sarebbe alzato dal letto dove si trovava con il padre, il 48enne Giuseppe Fertitta, noto imprenditore, e si sarebbe avvicinato alla piscina. Qui sarebbe caduto in acqua annegando in pochi minuti. A lanciare l’allarme sarebbe stata la ragazza che si occupa di accudire i bambini dopo essere giunta in casa, svegliando il padre che, disperato, si è gettato in piscina per recuperare il figlio, tentando invano di rianimarlo.
I soccorsi e le indagini
I soccorsi sono giunti rapidamente sul posto, ma ormai per il bimbo non c’era più nulla da fare. Gli agenti di polizia hanno effettuato i rilievi e raccolto le testimonianze dei familiari per ricostruire la dinamica dell’incidente, mentre un velo di dolore e sgomento è calato sulla villa e sull’intero quartiere, increduli per la morte così prematura del loro piccolo compaesano.
Il padre imprenditore e il compleanno mai festeggiato
Giuseppe, imprenditore di successo, aveva fondato con il fratello alcune startup specializzate in applicazioni per la salute della donna in gravidanza e del nascituro. In particolare, aveva inventato “iMamma”, un’app per monitorare il benessere della gestante, e un’altra per seguire la crescita del bambino. Proprio per il compleanno del figlio Enrico, i Fertitta avevano addobbato il giardino della villa con palloncini e festoni. Nessuno poteva immaginare che quella che doveva essere una giornata di festa si sarebbe trasformata in un dramma. «Dolcissimo amore nostro – scrivono – rimarrai sempre nei nostri cuori e nelle nostre anime, i tuoi sorrisi le tue canzoncine saranno indelebili nei ricordi di tutti coloro hanno avuto il privilegio di conoscerti». Firmato mamma, papà e il fratellino.
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