Paura a Palermo per una fuga di gas in piazza Borsa.
Un tubo di media pressione si è rotto e nella zona si è diffuso un forte odore della pericolosa miscela che ha allarmato i residenti. In tanti hanno chiamato i vigili del fuoco che stanno intervenendo con diverse squadre e il nucleo Nbcr, la squadra specializzata in nucleare, biologico, chimico e radiologico.
Stanno intervenendo anche i tecnici della Amg Gas, la società che gestisce la rete per chiudere la fornitura nella zona e riparare il guasto. Si sta cercando di individuare la causa della perdita del combustibile.
Anche se le vicende sono molto diverse è inevitabile che la paura si diffonda con la mente ai fatti di Ravanusa dove tutto potrebbe aver avuto inizio proprio nella tubazione del gas.
“L’esplosione è stata prodotta da una ‘bolla’ o ‘camera’ di metano innescata da una casuale scintilla” dice senza mezzi termini il procuratore Luigi Patronaggio in una nota ufficiale che raccoglie gli esiti delle indagini tecniche proprio su Ravanusa. E il parallelismo della gente è inevitabile per quanto errato.
“Si sta cercando di ricostruire la dinamica dell’esplosione e del successivo propagarsi della ‘palla di fuoco’ e dell’onda d’urto – ha spiegato – . Viceversa, sul come e sul perché si sia creata la ‘bolla’, e perfino sul punto esatto dove la stessa si sia creata (al momento localizzata al di sotto o in adiacenza della abitazione del civico numero 65 di via Trilussa), permangono dubbi che saranno sciolti dalle investigazioni tecniche e di polizia giudiziaria in corso”.
In quel caso si registrarono nove vittime e una grande devastazione tanto che si indaga per disastro colposo ed omicidio colposo plurimo. Almeno questa è l’ipotesi di reato su cui indaga la procura di Agrigento