Quelle appena trascorse sono state settimane di intensa attività per i poliziotti del Commissariato di P.S. “Cefalù”, impegnati in controlli sugli esercenti che operano sulla Via C.O. di Bordonaro, divenuta teatro sin dall’ultima stagione estiva della nuova “movida” cefaludese.
L’attività ha tratto origine da ripetute segnalazioni provenienti dagli stessi residenti, oramai esasperati da musiche ad alto volume e consumo indiscriminato di alcool e stupefacenti (anche da parte di minori), che avrebbero reso quella via del centro storico della cittadina normanna pressoché invivibile nelle ore serali e notturne dei giorni festivi e pre-festivi.
Impiegati sul campo, oltre ai poliziotti del locale Commissariato di P.S., personale automontato del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, unità cinofile messe a disposizione dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura del capoluogo, con l’ausilio di alcune unità della locale Tenenza della Guardia di Finanza e di personale dell’ARPA, che nello specifico ha verificato l’effettivo superamento dei livelli di tollerabilità sonora.
La capillare attività, coordinata dal Commissariato di P.S. locale, ha effettivamente consentito di riscontrare l’abuso di strumenti sonori, il disturbo delle occupazioni e del riposo di un numero rilevante di persone dimoranti nella via C.O. di Bordonaro di Cefalù e la stessa assunzione in nero di alcuni giovani presso i locali.
Particolarmente grave è risultato essere l’inquinamento acustico dell’importante arteria, poiché le relative operazioni di rilevamento effettuate vicino quei locali, dove era in atto un intrattenimento musicale attraverso strumentazione e diffusori sonori, hanno dato esito positivo.
Applicate sanzioni che vanno da 1.000 a 10.000 euro e rilevate irregolarità nella vendita e somministrazione di alcolici soprattutto con riferimento alla minore età di alcuni consumatori.
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