Frasi razziste contro la classe multietnica, Mattarella a sorpresa alla scuola De Amicis

Prima le frasi razziste per strada, adesso la visita a sorpresa del Presidente della Repubblica. La “classe multietnica” della scuola De Amicis-Da Vinci torna al centro dell’attenzione delle cronache. Ma stavolta per la visita, addirittura del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una visita a sorpresa che ha reso felici i bimbi della scuola De Amicis-Da Vinci di Palermo in via Serradifalco a cui erano stati rivolti insulti razzisti.

La sezione C oggetto di frasi razziste

Il triste episodio risale allo scorso mese di novembre ed era avvenuto in pieno centro della città, davanti alla libreria Feltrinelli. In quell’occasione era stata inscenata una rappresentazione teatrale organizzata per raccogliere fondi per l’acquisto di libri. I venti bambini della sezione C sono stati oggetto di frasi razziste da parte di alcuni passanti: “I bambini africani avrebbero potuto rubare qualcosa” ha detto qualcuno, “Siete tutti strani” un altro. Immediatamente, un momento di festa era diventato motivo di tensioni e discriminazioni. Ad intervenire erano stati gli insegnanti, tra cui la maestra Patrizia Montalbano, che avevano raccontato l’episodio evidenziando come i piccoli stessero intonando canzoni tipiche siciliane e ghanesi, indossando abiti tradizionali. Proprio in quel momento, alcuni adulti avrebbero reagito con insulti e pregiudizi, creando un clima teso.

“Ma questi bambini li avete scelti tutti neri”

In pochi minuti un momento di festa è diventato un triste episodio discriminatorio. Pochi minuti prima, si evince dal racconto delle maestre, davanti il teatro Massimo di Palermo, altri insulti sarebbero stati rivolti agli stessi bambini: “Ma questi li scegliete tutti neri? quelli bianchi non sono meglio?”. E poi ancora: “Da quale famiglia venite? Ma tutti di colore siete?” avrebbero detto altri passanti.

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“I bambini erano felici”, le parole della preside Giovanna Genco

L’arrivo di Mattarella ha fatto da contraltare all’amarezza di quel giorno. “E’ andato tutto molto bene. Il Presidente ha incontrato la comunità scolastica e i ragazzi erano felici. Non sapevano della visita e hanno scoperto che l’ospite era speciale quando lo hanno visto”  dice Giovanna Genco, preside della scuola dell’infanzia, elementare e media “De Amicis-Da Vinci” in via Serradifalco. “Abbiamo parlato di cultura lettura e musica, perché la nostra scuola è a indirizzo musicale. Il presidente ha ascoltato i ragazzi suonare e si è soffermato con una classe”. “Gli scolari hanno chiesto al presidente – conclude – quali fossero i suoi sogni e che lavoro desiderasse fare da bambino. Lui ha risposto che avrebbe voluto fare il medico ma che nella vita si cambia”.

 

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