Affidata la progettazione esecutiva per mettere in sicurezza la Rocca di Marineo, nel palermitano. Si tratta di un’area ad alto rischio di frane e negli ultimi decenni se ne sono verificate diverse.
L’annuncio di Musumeci
“Dopo quarant’anni, finalmente, mettiamo in sicurezza la Rocca di Marineo, nel palermitano. Prosegue incessante, dunque, l’opera di tutela del nostro territorio da parte della Struttura contro il dissesto idrogeologico, colmando, come in questo caso, lacune che si sono aggravate nel tempo”: lo dichiara il presidente della Regione, Nello Musumeci, che in qualità di commissario straordinario dell’Ufficio antierosione ha annunciato l’aggiudicazione della progettazione esecutiva dei lavori. Un passaggio necessario per individuare gli strumenti più idonei a eliminare in modo definitivo tutte le criticità.
Cosa è accaduto
Dal 1980 in poi, in questo versante caratterizzato dalla nota rupe che sovrasta il centro abitato, si sono registrati casi di crolli di blocchi lapidei, con tutti i rischi e i pericoli che è facile immaginare per la salvaguardia della pubblica incolumità e la sicurezza della viabilità sottostante. Gli ultimi episodi si verificarono nel 2017 e fu necessario intervenire attraverso il disgaggio di massi pericolanti e l’imbrigliamento dei blocchi su diverse porzioni della parete per scongiurare un aggravamento della situazione.
Procedure completate
Gli Uffici della Struttura, diretti da Maurizio Croce, hanno completato le procedure e sarà un team di professionisti coordinato dalla Progeo progettazione geotecnica a eseguire le indagini, tra prove geofisiche e geotecniche, analisi di laboratorio su rocce e misure geostrutturali, propedeutiche alle successive fasi di progettazione ed esecuzione dei lavori. Tra le soluzioni prospettate nel progetto di fattibilità, la collocazione di reti chiodate e un’eventuale barriera paramassi.
La paura nel 2017
L’episodio che fece più paura si verificò nel febbraio del 2017 quando alcuni massi si staccarono dalla rocca che sovrasta il paese. Le grosse pietre finirono in via Pecoraro. Le case attorno alla rocca vennero evacuate. Un vero incubo per i residenti che sentirono un forte boato e fuggirono da casa.
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