È un Francesco cascio che parla già da candidato sindaco dopo che questa mattina lo ha proposto ufficialmente il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè. Obiettivo del candidato sindaco di Forza Italia è ora aprirealle altre forze politiche, alla società civile, “per aver una base di partenza quanto più ampia possibile”, dice.
Cascio commenta in prima battuta la decisione di Dell’Utri di appoggiare il candidato sindaco Roberto Lagalla. “Marcello Dell’Utri ha espresso la propria idea, e opinione che rispetto, quella di puntare su Lagalla, ciascuno è giusto che esprima liberamente le proprie opinioni e preferenze, non ha senso commentare questo suo pensiero, apprezzo che lo abbia detto pubblicamente”.
“Il fatto di essere garbati e attendisti in questa occasione è stato visto come un segnale di debolezza. A questo punto però era giusto uscire allo scoperto e ovviamente sperare, cosa che farò fin da subito, di aggregare su questa candidatura quanto più possibile, di aprirla alle altre forze politiche, alla società civile, per aver una base di partenza quanto più ampia possibile”, dice Cascio. “Non credo che il ritardo nel presentare la mia candidatura sia stato dovuto a una mancanza di volontà da parte di Forza Italia – aggiunge il medico ed ex presidente dell’Ars – c’è stato il tentativo di capire se si potesse comporre un quadro con un pò più di sintesi. Il nostro essere attendisti, invece, è stato evidentemente visto come un segnale di debolezza. E a questo punto era utile e opportuno far capire che Forza Italia ha una candidatura che parte con un’ottima base di partenza”. (ANSA).
“Dovrebbe essere al massimo entro giovedì la presentazione pubblica alla città della mia candidatura e in quella circostanza sveleremo anche il logo della lista a mio sostegno, abbiamo tutto pronto ma come si chiama lo diremo quel giorno”. A supporto del dirigente dell’Asp di Palermo, oltre a quella personale del candidato sindaco, ci saranno altre liste, Forza Italia e Coraggio Italia cui se ne aggiungeranno altre in fase di perfezionamento. “Attualmente – dice Cascio – abbiamo tre liste che valgono almeno il 20% dei voti, liste molto forti. Sulla location al momento stiamo valutando due opzioni, quella del Giardino Inglese oppure il cinema multisala che si trova all’interno del centro commerciale ‘La Torre’ di Borgo Nuovo”.
“Siamo oggi il primo partito della coalizione di centrodestra e abbiamo la certezza di aggregare una alleanza sul mio nome che sarà più forte di una sola candidatura di Forza Italia. Una volta che ho un mandato ufficiale di candidato sarà mio compito allargare la base di partenza della mia candidatura e in questo percorso guarderò prima al mondo di centro, poi anche a sinistra, ma ovviamente a me spetta parlare con tutti i partiti del centrodestra, anche con gli autonomisti per cercare di trovare una sintesi”.
“Ritengo che ci possano ancora essere le condizioni per costruire una coalizione sperando di ridurre il numero dei candidati nel centrodestra – aggiunge Cascio -. Se il centrodestra arriverà in ordine sparso vedremo chi arriverà al ballottaggio. Sono l’ultimo che ha fatto un passo avanti, eventualmente sarei l’ultimo a farne uno indietro. Il problema non è fare un passo indietro, ma non si è voluta gestire questa vicenda fin dall’inizio nell’ottica di una composizione unita del quadro – spiega – Chiunque è partito ritenendosi il depositario delle regioni di tutta l’alleanza. E secondo me questo ha messo in crisi tutta la coalizione. Ho sperato sino all’ultimo che gli altri fossero riflessivi e che ci fosse una sintesi, ma non resterò da solo”.
“Il mio auspicio – dice Miccichè – è che su questo nome, storico e autorevole del centrodestra, la coalizione possa trovare l’unità sperata”. Adesso i candidati ufficiali sono veramente cinque nel solo campo del Centrodestra. Nei giorni scorsi la Lega ha ufficializzato Francesco Scoma, in precedenza era partita la candidatura di Roberto Lagalla, civico dell’Udc che si è anche dimesso da assessore regionale, ma ancora prima in campo c’erano Carolina Varchi per Fratelli d’Italia e Totò Lentini per gli autonomisti MnA.