Stare al fianco degli studenti per le problematiche di natura umana e sociale, provare a migliorare il loro status e aprire alle opportunità di ricerca scientifica: sono questi gli obiettivi fissati dal professore Francesco Cappello, prorettore alla Vita studentesca dell’Università di Palermo. A Talk Sicilia, Cappello ha anticipato alcuni dei temi che si verranno affronatti il prossimo 30 maggio in occasione dell’incontro con gli studenti.
“Sarà presente il professore Marco Trapanese – annuncia Cappello – che oltre a rappresentare un modello di autovettura ad energia solare unico in Italia, lancerà un bando rivolto agli studenti per cercare dei piloti per questa autovettura per una competizione tra scienziati che si terrà in Australia nei prossimi mesi”. Cappello, ordinario di Istologia dell’università degli studi di Palermo, è stato nominato prorettore alla Vita studentesca lo scorso dicembre. “Il concetto Vita studentesca non è stato scelto a caso – spiega – poichè viviamo in un’epoca in cui c’è un forte disagio psicologico da parte degli studenti. E non solo all’università di Palermo. La stessa conferenza dei rettori delle università italiane ha fatto un tavolo di lavoro permanente per occuparsi del counseling psicologico. Il nostro ateneo da questo punto di vista sappiamo che è avanti ma sappiamo anche che il servizio è da migliorare e da potenziare”.
Sul tavolo di Cappello, d’altronde, non mancano annose questioni sollevate dagli stessi studenti e a cui dovrà dare una risposta. A cominciare della sicurezza degli ambienti accademici, la fruizione di sale studio per un orario continuato, l’efficienza delle segreterie studenti, un più efficace coordinamento delle attività rivolte agli studenti internazionali, la vecchia questione dei tirocini di alcune lauree delle professioni sanitarie e non ultimo, la possibilità di svolgere alcune attività didattiche a distanza. Cappello, infine, ricorda che “c’è stato un caso di suicidio all’università di Palermo e purtroppo se ne verificano troppi in Italia, quindi bisogna essere pronti ad ascoltare qualsiasi forma di disagio degli studenti”.