“Ho dato indicazioni al sindaco di Petralia Sottana di evacuare alcune case e porre così in sicurezza le persone. Un’attenzione massima sarà destinata alla viabilità. Questi sono comuni che hanno già una viabilità problematica e fare i primi interventi. La zona è sempre quella della prima frana. Si tratta di territorio impervio. È difficile trovare dei territori non soggetti a frane. Per affrontare l’emergenza di Polizzi Generosa e Petralia Sottana abbiamo già avito un plafond di 6 milioni di euro. Faremo un’integrazione e avremo a disposizione altre risorse”. È quanto ha affermato il direttore del dipartimento della protezione civile regionale Salvatore Cocina nel corso di un sopralluogo a Petralia Sottana dove da ieri una frana ha danneggiato decine di abitazioni.
“Polizzi Generosa è stata costruita in una zona rocciosa – dice Cocina – le case che stanno crollando sono state costruite in zone esterne soggette a frane. Nelle Madonie trovare zone stabili è molto difficile. La vecchia frana ha un’estensione notevole. Questa frana ha un’estensione minore ma ha coinvolto decine e decine di case”.
Continua ad avanzare la frana che ha colpito Petralia Sottana. Ed aumentano anche le lesioni sulla Statale 120, nelle traverse interne del paese sulle Madonie. Ma a preoccupare maggiormente sono le lesioni nelle case. Una cinquantina le abitazioni che ricadono nell’area dello smottamento che si è verificato nel centro storico di Petralia Sottana. Diverse le famiglie sgomberate per precauzione.
“Il campo di frana è in evoluzione e lo stiamo monitorando – spiega Salvo Cucina, il capo della Protezione civile siciliana -. Questo movimento sta ripercorrendo i siti delle antiche frane del 1660, 1800 e 1976-’77”. I tecnici stanno anche valutando degli interventi per evitare infiltrazioni di acqua nel terreno, che il motore di questa frana. “Quest’anno – continua Cucina – la quantità di piogge è stata straordinaria, le conseguenze sono queste”.