Dopo che il “Servizio verifica documentazione amministrativa gare” dell’Ufficio del Commissario di Governo, per il contrasto del dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana, ha completato la fase di verifica della documentazione della gara, per gli interventi di messa in sicurezza del costone roccioso nel tratto di Strada Provinciale n. 37 “di Gibilrossa”, che si sviluppa lungo la galleria artificiale danneggiata dalla caduta massi, ammettendo 17 imprese per la gara di appalto, ieri è stata nominata la “Commissione Giudicatrice”.
La “Commissione Giudicatrice”, nominata dal Commissario di Governo è composta:
1) Avv. Roberta De Simone – Presidente;
2) Ing. Francesco Maglienti – Componente;
3) Ing. Antonino Sparacio – Componente;
4) Dott. Luigi Mancuso – Segretario.
I soggetti sopra indicati dovranno garantire la loro continua presenza alle operazioni di gara, queste ultime da svolgersi con solerzia in ragione dell’urgenza della gara.
Lo scorso primo novembre, la chiusura della Sp 37 di Gibilrossa, che collega Ciaculli a Belmonte Mezzagno, ha “compiuto” tre anni. Tre anni in cui i belmontesi sono stati costretti ad allungare – e di parecchio – il percorso per andare a Palermo o per tornare a casa. Tre anni in cui quel tratto di strada è stato usato spesso come discarica di rifiuti speciali o per abbandonare auto rubate. Tre anni in cui qualcuno ha violato l’inibizione al transito, passando ugualmente e mettendosi in pericolo. Ma adesso i lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso franato nell’autunno 2021 sono davvero a un passo. Sono 17 le imprese che hanno partecipato alla gara d’appalto, dall’importo di 5,8 milioni di euro, scaduta il 30 settembre scorso. E in questi giorni, è stata nominata la commissione giudicatrice che valuterà le offerte. Al termine delle verifiche si potrà procedere all’aggiudicazione dell’intervento.
L’area sulla quale si dovrà intervenire è caratterizzata da un costone roccioso dell’altezza media di 110 metri che incombe direttamente sulla Sp 37, per un tratto lungo circa 370 metri e all’interno della galleria tre anni fa avvenne il cedimento che portò all’interdizione della strada. Il progetto prevede l’applicazione di pannelli in funi di acciaio ad alta resistenza e ancoraggi posti ai vertici di ciascun pannello. In programma pure la stabilizzazione dei macigni in equilibrio precario, individuati tramite ispezione diretta sul posto. A intervenire saranno rocciatori specializzatiche procederanno da monte verso valle.
Dopo la messa in sicurezza del costone roccioso, è prevista una seconda fase di lavori, legata a un altro appalto ancora da indire. Un progetto, da circa 3,6 milioni, che servirà a ricostruire la galleria paramassi: è previsto l’abbattimento di quattro campate e il rifacimento del tunnel. A occuparsi dei bandi di gara è il soggetto attuatore per il contrasto del dissesto idrogeologico della Regione, mentre i progetti sono stati predisposti dalla Città metropolitana.
“Il Comune – dichiara Maurizio Milone, sindaco di Belmonte Mezzagno – continuerà a vigilare affinché vengano accelerate le procedure per il compimento dell’opera. Sulla carta servirebbero 24 mesi per ciascuno dei progetti, ma si spera che complessivamente si possano completare i lavori in tre anni. Ci sarebbe infatti la possibilità di avviare il secondo intervento col primo ancora in corso, ma si tratta di una ipotesi che dovrà valutare il Rup che è lo stesso per entrambe le opere”. Tempi per la riapertura lunghi, dunque, ma qualcosa inizia a muoversi.